Concorezzo, Nicholas Viviani a soli 25 anni esporrà al Louvre e alla Biennale di Firenze

19 luglio 2018 | 02:15
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Concorezzo, Nicholas Viviani a soli 25 anni esporrà al Louvre e alla Biennale di Firenze

Si chiama Nicholas Viviani, è un fotografo professionista e i suoi scatti sono stati selezionati per l’Art Shopping Le Carrousel du Louvre e per una delle mostre più prestigiose d’Italia

Esporrà al Louvre di Parigi e poi alla Biennale di Firenze. Partecipazioni che sarebbero motivo di orgoglio per chiunque, ma lo sono a maggior ragione se si pensa che l’artista in questione ha solo 25 anni.

Si chiama Nicholas Viviani ed è di Concorezzo. Da poco laureato in Legge, fotografo professionista, è dotato di un talento tale da essere notato in Italia e all’estero. «Un occhio al passato e uno al futuro, ecco come guardo la fotografia» scrive lui stesso nella sua biografia. Ed è per questo che da tempo porta avanti due filoni: la fotografia commerciale, legata a matrimoni o eventi, e quella artistica, grazie alla quale ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti e tra qualche mese volerà a Parigi.

«Dal 2014 sto lavorando a due progetti, Alone e Back to color, progetti personali che esaminano la condizione dell’uomo nel mondo moderno – racconta – Ho trasformato il mio studio in un’oasi di pace e tranquillità ed è da lì che realizzo le mie opere d’arte con inchiostri e pigmenti prodotti in Germania».

Un processo grazie al quale Viviani si è aggiudicato nel 2017 il Premio Internazionale delle Arti XXIX e nel 2018 è arrivato finalista al Premio Arte Carlo Farioli. Quest’anno, poi, ecco sopraggiungere ancora due grandi riconoscimenti: Nicholas è stato selezionato per esporre le sue opere a Parigi durante l’Art Shopping Le Carrousel du Louvre che si svolgerà dal 19 al 21 ottobre e vedrà la partecipazione di artisti da tutto il mondo. L’artista parteciperà con la collezione di immagini che ha chiamato Alone, otto lavori improntati sul concetto di solitudine. «L’anima del progetto è il viaggiatore, da solo, nel centro del mondo. Ha lo scopo di aumentare la solitudine dell’individuo nel mondo contemporaneo, lasciando le immagini selvagge aperte a spiegazioni illimitate. L’obiettivo finale è quello di fare in modo che lo spettatore si identifichi con il viaggiatore, per condividere lo stupore e il tormento del mondo, che è una rappresentazione della realtà».

Dopo Parigi, poi, sarà la volta di Firenze, con la partecipazione alla Biennale all’inizio del 2019. Mostra tra le più importanti a livello nazionale, che conferma il talento di questo giovane fotografo.