Meda, arrivano i nidi gratis ma c’è di più: contributo anche per la “Primavera”

Svolta nel sostegno alle famiglie. Ecco tutte le novità.
Il nuovo anno scolastico medese si apre con una bella novità, che farà sicuramente felici molte famiglie del territorio: i nidi gratis. Ad annunciarlo, il vicesindaco Alessia Villa in una conferenza stampa: “a breve firmeremo la convenzione – afferma – ma da settembre, le famiglie che vorranno iscrivere i propri bambini al nido privato (a Meda non esistono strutture pubbliche per la fascia d’età zero- tre anni, ndr) hanno un sostengo in più: il contributo del comune di Meda insieme a quello della Regione che andrà a coprire interamente il costo della retta relativa al tempo pieno”. Cifra che, dipende ovviamente da struttura a struttura, si aggira tra i 600 e gli 800 euro al mese: non proprio briciole per una famiglia che comunque deve far fronte anche ad altre spese. “Io sono davvero molto felice e soddisfatta – dichiara ancora il vice sindaco – perché questo è un aiuto concreto alle famiglie, una misura regionale che negli anni passati il comune di Meda non aveva mai adottato.”
Criteri per aderire ai “nidi gratis”.
Per poter usufruire della misura regionale a sostegno delle famiglie, i genitori devono essere entrambi residenti in Lombardia, devono disporre di un ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) non superiore ai 20mila euro e, infine, devono essere entrambi lavoratori o disoccupati, a condizione che abbiano sottoscritto un “Patto di Servizio Personalizzato” e siano inseriti in percorsi di politiche attive del lavoro. Al momento, a Meda, due nidi hanno già aderito all’iniziativa (Tana dei Cuccioli e Briciole di Luna): “Speriamo che altre strutture decidano di entrare a far parte del programma – commenta Alessia Villa – per quanto ci riguarda, cercheremo di trovare le risorse per liquidare le retta agli asili mensilmente così da dar loro più ampio respiro”. Ma questa, per Meda non è l’unica novità. L’attuale amministrazione ha voluto fare un passo in più: quello di integrare in questa importante misura di sostegno alle famiglie anche la sezione primavera, cioè le strutture che accolgono i bambini nella fascia di età dai 2 ai 3 anni. “Abbiamo capito dopo vari studi e ricerche – spiega il vicesindaco – che questa fascia di età negli asili è molto gettonata perché è proprio quella che precede l’inserimento alla materna, quindi importante sia per i bambini che per le famiglie – e aggiunge – per questo abbiamo deciso di dare un contributo economico parziale, senza il sostegno di Regione, anche alle strutture che offrono la sezione primavera”.
La domanda potrà essere presentata, da settembre, online sul sito di Regione Lombardia.