Piffer: gettone solo ai consiglieri davvero presenti ai lavori in aula

5 luglio 2018 | 05:00
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Piffer: gettone solo ai consiglieri davvero presenti ai lavori in aula

Il consigliere di Civicamente propone di riconoscere i 55 euro netti solo ai politici che restano tra i banchi del consiglio per almeno i due terzi della durata della seduta.

Una soluzione contro possibili toccate e fughe di politici in consiglio comunale che, a oggi, potrebbero certificare la loro presenza in aula salvo poi uscire dopo pochi minuti vedendosi comunque riconosciuto il gettone di presenza. Paolo Piffer, capogruppo di Civicamente, torna alla carica, per la seconda volta in due anni, per chiedere più trasparenza rispetto all’effettiva partecipazione ai lavori in aula dei consiglieri.
Una richiesta formulata più per prevenzione che per necessità dato che la situazione “non va malissimo” ha affermato il consigliere. L’idea è quella di riconoscere il gettone di presenza di 70 euro lordi (55 euro netti) solo a chi rimane in Consiglio per almeno i due terzi delle sedute. Insomma, per vedersi riconosciuto il gettone non basterebbe più semplicemente certificare l’arrivo in aula ma anche l’effettiva presenza tra i banchi durante i lavori.
“I cittadini hanno il diritto di sapere se il loro rappresentante è stato in aula 5 minuti o 4 ore – ha spiegato Piffer -, solo così potranno fare le dovute valutazioni e poi decidere liberamente se riconfermargli la fiducia oppure no”. La richiesta è stata formulata due anni fa all‘amministrazione Scanagatti e ora Piffer la ripropone alla nuova amministrazione di centro destra. 
“Ovviamente siamo disposti a rivederla insieme agli altri consiglieri in modo da arrivare ad un documento condiviso purché non snaturato della sua natura. Precisiamo che l’intenzione non è quella di giudicare la qualità dell’operato dei consiglieri ma di rendicontare in modo più puntuale l’attività consiliare, e magari far risparmiare qualche euro al Comune”.