Monza, polizia locale ancora nella bufera: alla disciplinare anche il vice-comandante

Polemiche come se piovessero sul comando della polizia locale di via Marsala. E’ un’estate rovente per i vigili urbani di Monza. A distanza di una settimana dal caso del concorso sospeso per la presenza fra i vincitori del figlioccio del comandante, Pietro Vergante, un nuovo episodio sta alimentando ulteriormente le polemiche. Nei giorni scorsi, infatti, il vice di Vergante, senza avvisare nessuno e senza nemmeno emettere un ordine di servizio scritto, ha inviato una delegazione ufficiale a Torino per partecipare al funerale del padre della compagna del comandante.

La questione è stata sollevata dal Movimento Cinque Stelle con un’interrogazione presentata nel corso del Consiglio comunale di lunedì scorso svoltosi a porte chiuse. Il sindaco, Dario Allevi, ha subito avviato una piccola inchiesta interna per capire se fosse vero e non appena ha avuto conferma della veridicità della situazione (lo stesso vice comandante ha confessato), ha attivato la procedura disciplinare e fra una ventina di giorni, davanti alla commissione non dovrà comparire solo il comandante Vergante per spiegare la sua posizione in merito al concorso per l’assunzione di sei nuovi vigili vinto dal figlioccio, ma anche il suo vice.

“Sono senza parole – commenta il primo cittadino -. Pare che il vice comandante abbia preso questa decisione in  segno di rispetto verso il comandante, senza che quest’ultimo ne sapesse nulla”. La situazione in Comune è oramai tesissima. Allevi ha parlato a chiare lettere di “fiducia tradita” e quest’ultimo episodio non aiuta certo a ricomporre la fratturata la giunta e i vertici di via Marsala. “Faccio fatica a capire come due funzionari di esperienza possano avere agito con una tale superficialità. Spiace che i vigli di Monza siano sulla bocca di tutti non per il loro impegno professionale, ma per episodi come questi”.