Profughi a Briosco? Proteste al presidio: “Il comune deve fare qualcosa subito”

18 luglio 2018 | 10:22
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Profughi a Briosco? Proteste al presidio: “Il comune deve fare qualcosa subito”

Il Ministro degli Interni Salvini è intervenuto sulla questione: prima la volontà del territorio. Se Briosco dice no, la prefettura deve trovare una soluzione alternativa alla sistemazione dei 14 richiedenti asilo

Dopo le prime polemiche mosse da alcuni residenti sull’arrivo di 14 richiedenti asilo, trasferiti dal comune di Correzzana a quello di Briosco, qualcosa sembra essersi mosso e il presidio messo in campo ieri sera, proprio all’ingresso della palazzina di via Verdi 19, si chiude con l’idea che i profughi alla fine non arriveranno.

A dare questa possibilità ai residenti è proprio il consigliere regionale Alessandro Corbetta: “appena saputo dell’arrivo dei richiedenti asilo a Briosco ho informato, insieme alla sezione locale Lega Nord , il ministro Matteo Salvini che, nonostante i mille impegni nazionali e internazionali per fermare la tratta di essere umani, si è subito attivato sulla questione. Il nuovo ministro vuole ascoltare la volontà del territorio e tutelare i cittadini”. E, se così fosse, Briosco sarebbe il primo caso. Tanti i residenti presenti al presidio che hanno dimostrato tutto il loro dissenso: “abbiamo scoperto dell’arrivo dei profughi per caso, per un certo via vai di un’impresa d’arredamento che stava portando i mobili all’interno degli appartamenti al secondo piano – fanno sapere – sono di proprietà di un giussanese che ha fatto tutto senza interpellare noi o l’amministratore”. Poche notizie e confuse quelle dei residenti. In molti parlano di profitti facili, altri di richiedenti asilo pericolosi mandati via da Correzzana per motivi di ordine pubblico. Insomma, il clima non è decisamente dei più favorevoli e per ora il sindaco Anna Casati non commenta la questione, ha solo fatto sapere che “il Comune non ha dato alcuna disponibilità“.

Niente ragazzi, solo famiglie. Questa la richiesta del Comune

Le prime notizie arrivate però ieri ai residenti della palazzina di via Verdi sono che l’amministrazione comunale, durante un tavolo di confronto con il rappresentante della Cooperativa Sociosfera Onlus e la Prefettura, abbiaavanzato la proposta di non mandare dei ragazzi ma piuttosto famiglie. A confermarlo, il vicesindaco di Briosco Andrea Folco, presente ieri al presidio per ascoltare la volontà dei cittadini: “abbiamo fatto presente alla cooperativa che Briosco non ha la possibilità di ospitare dei richiedenti asilo e che chi abita all’interno della palazzina ha dimostrato chiaramente di non volerne – ha spiegato – per questo abbiamo chiesto, piuttosto che far arrivare 14 richiedenti asilo esclusivamente di sesso maschile, di ripiegare sulla possibilità di avere due nuclei famigliari, quindi anche dei bambini, secondo noi più gestibili”.

Una proposta alternativa che però non ha entusiasmato i brioschesi che si sono immediatamente opposti perché, dicono: “noi non li vogliamo. E poi chi ci assicura che arrivano veramente delle famiglie? E se poi di notte ci portano qui solo uomini?”. Al presidio anche Andrea Monti, che appena trapelata la notizia, si era mosso scrivendo una lettera al Prefetto chiedendo immediati chiarimenti: “la destinazione d’uso di questi appartamenti è abitativa – spiega – se dovessero arrivare i richiedenti asilo, in questa palazzina ci sarebbe un gran via via di mezzi e persone perché queste persone ricevono un servizio pasti, un servizio biancheria, ecc ecc. Se dall’oggi al domani io volessi aprire qui dentro un centro anziani me lo impedirebbero no?”

Tutto in mano all’amministrazione comunale di Briosco

Questa mattina si dovrebbe svolgere un nuovo incontro tra il sindaco Anna Casati e la cooperativa Sociosfera per dare una conclusione definitiva a tutta la questione. Il consigliere Corbetta, ieri, è stato molto chiaro: “per la prima volta nella storia politica, il ministro degli interni ascolta le volontà del territorio: se l’amministrazione dice che non c’è la volontà e la possibilità di ospitare questi richiedenti asilo, il Prefetto, che si è detto d’accordo, troverà per loro un’altra sistemazione”.