Rodney il pizzaiolo di Sulbiate vince ancora la IncaDivide in Perù

Il peruviano di Sulbiate, Rodney Soncco Zuñiga, si è confermato essere il più forte ultraciclista del mondo vincendo anche la seconda edizione della IncaDivide, la gara di mountain bike più dura del mondo.
Il peruviano di Sulbiate, Rodney Soncco Zuñiga, si è confermato essere il più forte ultraciclista del mondo vincendo anche la seconda edizione della IncaDivide, la gara di mountain bike più dura del mondo.
Rodney, 29enne pizzaiolo trapiantato 16 anni fa in Brianza, è giunto sul traguardo di Trujillo, nel suo Perù, dopo aver percorso 1800 chilometri in meno di 6 giorni (127 ore e 22’ per la precisione), pedalando a una quota media di 4500 metri di altitudine senza assistenza esterna.
“El loco”, cioè “il matto”, come è soprannominato scherzosamente il giovane di Urubamba, ha bissato il successo del 2017 grazie al supporto del team Bikeitalia, che quest’anno ne ha curato l’allenamento, la messa in sella, la meccanica e la nutrizione. Tra gli sponsor c’erano anche SoloSalita (linea di abbigliamento) e Davide Della Bella, il fisioterapista. Se la prima edizione era considerata più dura, essendo di 3500 chilometri tra le Ande ecuadoriane e peruviane, questa si è dimostrata più insidiosa. Soncco Zuñiga era partito male, inanellando ben sette forature nella prima parte di gara e una caduta che gli ha reso dolorante un ginocchio per un paio di giorni. Per recuperare dai primi ha dovuto dormire al massimo 4 ore al giorno. Nel finale di competizione ha seminato gli avversari, distrutti dalle condizioni proibitive. Pedalare per ore ad altitudini superiori ai 4mila metri rende faticosa la respirazione; il freddo e la mancanza di ossigeno fanno perdere la sensibilità alle mani, creando pericolo in discesa. La Inca Divide si è decisa dopo Punta Olimpica, posta a 4736 metri di quota: l’italiano Michelangelo Pacifico, che era in testa, dopo la discesa ha proseguito per la strada che prevedeva meno dislivello, mentre Soncco Zuñiga ha giocato la carta della scalata di un altro passo da 4200 metri d’altitudine, dopo il quale gli restavano “solo” 100 chilometri di discesa fino all’Oceano Pacifico. Secondo e terzo classificati, nell’ordine Pacifico e il britannico Niel Copeland, sono arrivati a Trujillo circa 18 ore dopo di lui… Molti i ritirati, tra cui il fortissimo piemontese Nico Valsesia, fermato da una lesione al menisco.
Per Soncco Zuñiga, che gestisce assieme al fratello una pizzeria d’asporto a Bellusco, si tratta della terza vittoria nell’ultracycling: lo scorso febbraio si era aggiudicato anche la prima edizione della BikingMan Oman (mille chilometri tra il deserto e gli Al-Hajar). Il prossimo impegno di Rodney nell’ultracycling sarà la BikingMan Taiwan, che partirà il 22 ottobre, decisiva per l’assegnazione del Challenger, una sorta di Coppa del mondo della disciplina. Nel 2019, quindi, parteciperà finalmente alla RAAM, Race Across America, la gara di ultracycling più massacrante tra quelle dove è consentita l’assistenza esterna. Si tratta di andare da una costa all’altra degli Stati Uniti in bici.