Seveso, primo consiglio: Forza Italia con la maggioranza, ma con riserve

“Il Pgt è da rivedere”, ecco le linee programmatiche della giunta Allievi (e c’è anche l’opposizione). Nominato il presidente del Consiglio.
Leghista il sindaco, leghista (quasi del tutto) la giunta, leghista pure il presidente del consiglio comunale: lunedì 16 luglio il primo consiglio comunale dell’amministrazione guidata da Luca Allievi, a Seveso, ha eletto come presidente il militante del Carroccio Riccardo Sala, che ha ottenuto 9 voti contro i 4 andati ad Anita Argiuolo (Pd). E se due consiglieri hanno preferito votare scheda bianca, Alessandra Bernini e Alfredo Pontiggia (Forza Italia) non hanno nemmeno voluto partecipare alla votazione «per evitare qualsiasi strumentalizzazione»: pur ribadendo il sostegno ad Allievi e confermando la scelta, annunciata venerdì da Pontiggia, di non voler uscire dalla maggioranza nonostante il dissidio nato a causa delle nomine degli assessori, ripetendo che il sostegno alle decisioni della giunta sarebbe stato valutato di volta in volta. «Forza Italia non sarà la stampella di nessuno» ha dichiarato ancora Pontiggia prima del voto di lunedì. Una decisione condivisa anche da alcuni cittadini presenti, in una sala, quella della Fondazione Lombardia per l’Ambiente, mai così gremita: in moltissimi, d’altra parte, hanno mostrato con un lungo applauso il proprio apprezzamento anche a Natale Alampi, l’assessore ai Lavori pubblici di Forza Italia voluto da Allievi. Proprio la scelta di affidare ad Alampi un assessorato così importante, nonostante le scarse preferenze ottenute rispetto ai colleghi Bernini e Pontiggia, sarebbe all’origine dello scontro tra Allievi e alcuni dei forzisti locali: un dissidio, ora almeno formalmente in fase di ricomposizione, che ha coinvolto lo stesso coordinatore provinciale Fabrizio Sala.
Riccardo Sala, nella neoveste di presidente del consiglio comunale, si è augurato che maggioranza e opposizione possano confrontarsi per il bene comune: «Oggi, nel luglio di 42 anni dopo [in riferimento al disastro di Seveso del 10 luglio 1976, ndr] poniamo le basi per una nuova Seveso» ha affermato. Per il momento, però, gli scontri della campagna elettorale non sembrano molto lontani, almeno a seguire il botta e risposta tra il nuovo sindaco e l’ex primo cittadino. Allievi, che ha esordito ringraziando la propria famiglia, i sostenitori e le «persone speciali» che fondarono la Lega sevesina 30 anni fa, con una menzione speciale ai militanti ora scomparsi Francesco Bottino e Bruno Zoggia, ricordati anche nel momento della vittoria, ha elencato tra le priorità lo spostamento dei tralicci dell’alta tensione all’Altopiano («Basta chiederne il finanziamento a Terna, ci faremo aiutare dai nostri amici senatori, primo fra tutti Massimiliano Romeo – ha dichiarato -. Porteremo a compimento l’ultimo desiderio di Bruno [Zoggia, ndr]»), subito seguito da Pgt e viabilità. «Il Pgt è da rivedere, così com’è non funziona e non permette né di investire né di riqualificare le aree dismesse – ha spiegato il primo cittadino, che ha voluto tenere per sé le deleghe al Pgt e all’edilizia privata per seguire più da vicino il problema». Sembra sfumare anche la possibilità di un sottopasso in centro: «Lo valuteremo seriamente, intanto cercheremo di instaurare un dialogo più paritario con Regione Lombardia. Ci siederemo ai tavoli di lavoro per ridiscutere del raddoppio».
«Vi lasciamo un comune in grado di ripartire, diversamente da quello che abbiamo trovato noi» ribatte Paolo Butti, che ha scelto di lasciare il ruolo di capogruppo del Pd ad Anita Argiuolo. Lui stesso sarà, invece, il capogruppo del gruppo consiliare “Paolo Butti”: un modo per dare una rappresentanza anche alle due liste civiche che lo avevano sostenuto e che sono rimaste fuori dal consiglio, ma anche uno stratagemma per raddoppiare, di fatto, i tempi di intervento dedicati al parere del centrosinistra in consiglio comunale. «Il nostro è un comune che soffre dei veti incrociati della politica, e sotto questo aspetto non vi siete presentati bene – continua Butti rivolto alla maggioranza -, con prese di posizione che non hanno nulla di chiaro. Anche i riferimenti politici indicano solo uno dei tre partiti della coalizione». Butti ha poi difeso l’operato dei 5 anni passati, dal risanamento del bilancio al lavoro sull’edilizia scolastica, fino al Pgt tanto criticato del nuovo sindaco. Con il consiglio di sedersi ai tavoli di lavoro sovracomunali per reperire più facilmente risorse e investimenti per i servizi.
«Le buone proposte non hanno colore politico: farò un’opposizione costruttiva» interviene conciliante Antonio Cantore (M5S, per la prima volta nel consiglio comunale sevesino), presentando tra le priorità la farmacia comunale, la questione dell’inceneritore di Desio e il suo “no” a Pedemontana e ai sottopassi. Più vago Clemente Galbiati (capogruppo della lista civica “MuoviAmo Seveso”) che si è limitato a fare gli auguri al nuovo sindaco, nell’attesa di vedere risultati concreti. «Credo che la forza di questo sindaco e di questa maggioranza faranno dimenticare presto gli anni passati» ha commentato compiaciuto il capogruppo di Fratelli d’Italia Ferruccio Ferro prima di essere interrotto da qualcuno che, dal pubblico, ha accusato la destra di essere stata responsabile del commissarimento del 2013. «C’è voglia di cambiare e di rompere con i 5 anni passati. Allievi non deve essere solo il sindaco che ripara le buche, ma quello che porterà Seveso nel futuro – conferma Mauro Tonoli, il capogruppo della Lega. E, forse intenzionalmente, o forse per l’emozione, commette una piccola gaffe, dimenticandosi di citare Forza Italia tra gli alleati -: Non sarà solo il sindaco della Lega e di Fratelli d’Italia». «Forza Italia ha sostenuto la candidatura di Allievi – ricorda piccato Pontiggia -. Non siamo all’opposizione, ma voteremo i singoli provvedimenti. Non abbiamo partecipato alla votazione per non partecipare al gioco delle poltrone».