Cittadella della salute, residenze protette e un teatro: ecco come rinasce l’ex ospedale

20 luglio 2018 | 12:29
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Cittadella della salute, residenze protette e un teatro: ecco come rinasce l’ex ospedale

Chiarite in un incontro pubblico le intenzioni della Giunta sull’area abbandonata. Ma per il progetto definitivo ci vorranno ancora mesi.

Un Presidio Socio Sanitario Territoriale, un teatro da 500 posti, una biblioteca, un Centro Diurno Disabili, una parte residenziale in cui compariranno residenze per anziani, per situazioni di emergenza abitativa ed edilizia convenzionata e un mercato coperto. 

È stato tracciato durante l’incontro pubblico di giovedì 19 luglio il disegno della riqualificazione dell’area dell’ex ospedale di Vimercate. Un disegno che non è ancora un progetto, per quello ci vorranno ancora mesi, ma che sembra quanto mai vicino alla versione definitiva.

L’INCONTRO

Il sindaco Francesco Sartini, a fare gli onori di casa nell’auditorium della Biblioteca civica gremito, ha introdotto e moderato gli interventi, ad opera di professori e professionisti del Politecnico di Milano, che in questi ultimi anni hanno aiutato la Giunta pentastellata a vederci chiaro e ad elaborare proposte che renderessero la riqualificazione sostenibile e attrattiva. Su quell’area infatti esisteva già un progetto approvato nel 2016 dall’allora Giunta Brambilla, su cui però i grillini, all’opposizione prima e in Giunta poi, hanno sempre espresso riserve.

L’EVOLUZIONE DEL PROGETTO

Ecco dunque che l’idea iniziale è stata completamente rivista, tenendo in considerazione anche parte delle osservazioni pervenute da cittadini ed enti al momento della sua pubblicazione, nell’ottobre del 2016. Osservazioni che, tra le altre cose, chiedevano la conservazione degli edifici storici dell’ex Cappellania, di Villa Gerosa e delle ex Lavanderie, la realizzazione di un teatro, di una residenza per anziani, nonché di effettuare una serie di verifiche archeologiche.

Il Collegio di Vigilanza, composto da Presidente delle Regione Lombardia, dal Sindaco del Comune di Vimercate e dal Direttore dell’Azienda ospedaliera, ha così dato il via al percorso che ha portato ai giorni nostri, con l’approvazione di una serie di step tecnici e burocratici che dovrebbero condurre al progetto definitivo. Nel frattempo, la Giunta ha dato mandato al Politecnico di Milano affinché elaborasse alcuni studi che permettessero di evidenziare come poter ottimizzare al massimo le ricadute della riqualificazione in termini di rigenerazione urbana.

«In questi anni i passaggi all’interno del Collegio di Vigilanza sono stati molti e il lavoro fatto con gli esperti del Politecnico cospicuo – ha spiegato il sindaco – Il nostro obiettivo era individuare modalità di riqualificazione che garantissero maggiore valore all’area, maggiore appetibilità e la massima ricaduta in termini di servizi sul Comune di Vimercate».

IL NUOVO PROGETTO

Ne è nata così una bozza di progetto, che vede incrementata la superficie destinata all’edilizia convenzionata (da circa 6 mila a 14mila metri quadrati), la realizzazione di una cittadella della salute con la creazione di residenze protette, il recupero funzionale dell’edificio delle ex Medicine con funzione socio-assistenziale al primo e secondo piano e funzioni compatibili a quelle pubbliche socio-assistenziali al piano terra e a quello rialzato, il recupero dell’ex Cappellania a scopi culturali, la realizzazione di un teatro nell’area dell‘ex ospedale, il recupero conservativo di alcuni edifici esistenti realizzando, per esempio, un mercato coperto nelle ex Lavanderie.

Un progetto che stando alla valutazione del Politecnico porterebbe a raddoppiare il valore di mercato dell’area rispetto a quello del 2016, che prevedeva, tra le altre cose, la realizzazione di nuovi edifici per quasi 82mila metri, di cui circa 52mila per nuove residenze e il resto diviso tra commerciale e terziario, e il mantenimento dell’ex palazzo delle medicine di via Cereda per farne un futuro distaccamento sanitario e nuovi edifici.

COSA SUCCEDERÀ?

La proposta su cui sta lavorando la Giunta Sartini si trova al momento in fase di elaborazione per la presentazione formale. Un percorso che richiederà ancora diversi mesi e che porterà prima al deposito della proposta progettuale definitva, all’esame da parte del Collegio di Vigilanza e, infine, all’esame e all’adozione della proposta da parte dell’Amministrazione Comunale. «Avrei voluto darvi notizie più cospicue, ma ci ho tenuto anche a rendervi partecipi di ciò che è stato fatto e di quello che si sta facendo» ha concluso il Primo Cittadino.

Prima di almeno un anno e mezzo, insomma, non si vedrà al lavoro nessuna ruspa.