Calcio Monza, il presidente Colombo accende la piazza: “Vogliamo la B”

Un Nicola Colombo ruspante come mai si era visto è stato il protagonista del replay della presentazione del Monza 1912 versione 2018/19.
Un Nicola Colombo ruspante come mai si era visto è stato il protagonista del replay della presentazione del Monza 1912 versione 2018/19, tenutasi oggi in piazza Trento e Trieste nell’ambito delle iniziative di MonzaFuoriGp.
Già al “vernissage” dello scorso 23 luglio al centro sportivo Monzello si respirava un’atmosfera di grande attesa per l’inizio del campionato di Serie C dovuto al fresco arrivo dell’attaccante brasiliano Reginaldo, ex “bomber” di Serie A, seguito a quello del jolly di centrocampo Barba, due rinforzi importanti per alimentare i sogni di promozione della tifoseria. Ma i colpi di mercato messi a segno da quel giorno a oggi (il centrocampista Giorno e gli attaccanti Ceccarelli e Jefferson) hanno fatto venire l’acquolina in bocca anche ai più scettici: in riva al Lambro, sia chiaro, non sono arrivati dei fuoriclasse della categoria, ma i giocatori ingaggiati sembrano i tasselli giusti, anche dal punto vista umano, per ambire a un campionato di primordine. Delle primedonne si può fare anche a meno se il gruppo dimostra di non avere carenze. Nella scorsa stagione il Monza è stato carente a livello realizzativo relativamente agli attaccanti. Quest’anno l’allenatore Marco Zaffaroni ha ben altro materiale su cui lavorare e da far rendere. Il presidente Colombo lo sa e ha messo i puntini sulle i: ha fatto capire che non sarà tollerato un atteggiamento sparagnino come quello della stagiona passata, fruttato un ottimo quarto posto ma che ha lasciato l’amaro in bocca per la mancanza di coraggio in determinate partite-chiave.
Colombo, a differenza di Giambattista Begnini, di cui oggi ha ricordato la passione, non ha parlato sull’onda emozionale, non l’ha sparata grossa, insomma. La sensazione è che si era preparato le cose da dire alla piazza, cose ben diverse dai discorsi umili del passato. Oggi abbiamo assistito a una svolta decisa: Colombo vuole che il Monza non sia più una matricola fastidiosa, ma una “grande” del girone, una squadra che dovrà giocare non in maniera attendistica ma con autorevolezza. Il primo pensiero, però, è stato per i tifosi: “Sono grandi, ma si devono decuplicare. Faccio un appello: portate gente allo stadio perché questa squadra lo merita. A causa del rinvio di tre settimane dell’inizio del campionato stiamo disputando gare amichevoli. Sabato 8 settembre ospiteremo allo stadio Brianteo il Brescia, compagine di Serie B. È una sfida che anticipa il futuro. Noi vogliamo andare in B, noi abbiamo voglia di vincere. Abbiamo rafforzato molto la squadra, dando molta più qualità soprattutto in attacco, ma anche a centrocampo. Col Brescia sarà inoltre un’occasione per ricordare Angelo Scotti (grande tifoso ed ex collaboratore del club recentemente scomparso, ndr), col quale avevo fatto un patto, quello di riportare il Monza in B nel 2020 festeggiando poi in questa piazza con 2mila persone. Beh, stiamo già investendo molto tempo, denaro, risorse e sono convinto che potremmo anticipare la promozione di un anno… Non vedo fenomeni nelle altre squadre, semmai sono da noi”.
A sentire queste parole Zaffaroni avrà sudato freddo. Poco prima aveva dichiarato: “Mi dicono che ho una rosa ampia e che farò fatica a farne giocare solo 11 per volta… Per fortuna ho calciatori bravi a capire che non si gioca più 95’ per 35 partite, ma che anche solo mezz’ora ogni tanto può essere decisiva. Molti tifosi chiedono un Monza più aggressivo in trasferta? Ci proveremo. Il campionato è molto competitivo, ma cercheremo di essere all’altezza. L’obiettivo è quello di migliorare il quarto posto di quest’anno. L’importante sarà mettercela tutta. Io sono al settimo anno al Monza sommando gli anni da allenatore a quelli da calciatore: le responsabilità come allenatore sono decisamente superiori”.
La “kermesse” biancorossa era iniziata col tradizionale arrivo in piazza degli ultras accompagnato da cori da stadio. Lo speaker, che per l’occasione era Roberto Sabatino, telecronista di Serie C Tv, ha chiesto al pubblico sotto il palco un applauso per ciascuno dei tre grandi tifosi scomparsi in questo 2018: prima di Scotti se n’erano infatti andati Sandro “Jair” Meregalli e Antonio Giardini.
Successivamente sono stati presentati tutti i giocatori divisi per ruolo e i componenti lo staff tecnico. Ci sono due novità dell’ultima ora: il difensore Riccardo Andreoli e l’attaccante Stefano Longo hanno superato l’esame estivo e sono stati promossi in prima squadra provenendo dalla Berretti il primo e addirittura dall’Under 16 il secondo. Ad alcuni giocatori sono state rivolte delle domande da parte dei tifosi. Il primo portiere Liverani ha affermato che “la parata più importante dell’anno scorso è stata quella al Brianteo sul rigore del Pisa, ma quella più difficile a Livorno sul tiro di Maiorino”. Il secondo portiere Sommariva è stato chiamato in causa da genovese per il crollo del ponte Morandi: “È stato uno choc per la vita di Genova, sono cose che non dovrebbero capitare. La città però saprà riprendersi”. Il difensore Riva si è “affezionato tanto a Monza, perché non ho trovato da nessuna parte una vicinanza così dei tifosi alla squadra. Spero di rimanere qui a lungo. Io e i miei compagni non vediamo l’ora di cominciare il campionato. Subiamo pochi gol anche grazie agli attaccanti che fanno benissimo la fase difensiva”. Il centrocampista Guidetti ha parlato della sua fascia da capitano: “Devo essere da esempio per i compagni, trasmettere la costanza nel lavoro, nell’impegno”. Dopo il coro degli ultras “In B, in B, in B, noi vogliamo una squadra che ci porti in Serie B” è stata la volta a parlare dell’ala destra Giudici: “Non m’ispiro a nessuno, ma il mio idolo era Nedved”. “Sono a Monza da 4 anni, quelli per me più importanti – ha affermato il fantasista D’Errico – Salire in Serie B sarebbe una grandissima soddisfazione per noi e per i tifosi che ci hanno seguito anche nei campetti di periferia della Serie D. Il giocatore più forte che ho incontrato nell’ultima stagione? Guberti (della Robur Siena, ndr)”. Per Reginaldo “prima noi attaccanti dobbiamo pensare a dare una mano alla squadra, poi a fare i gol; poi è vero che l’attaccante vive di gol e io spero di farne tanti…”. A questo punto non poteva mancare il coro “Che ci frega di Ronaldo, noi c’abbiamo Reginaldo!”. Il “bomber” brasiliano ha risposto così a chi gli ha chiesto qual è stato il compagno di squadra più forte avuto in carriera: “Toni, un attaccante impressionante”. L’altro brasiliano, Jefferson, ha fatto una dichiarazione d’amore per l’Italia: “Con l’Italia è stato subito amore, tant’è vero che in Brasile ormai ci vado poco. Poi io ho un’antenata italiana. Però purtroppo non sono ancora riuscito a girare per Monza. Spero di essere all’altezza dei miei compagni di squadra”.
L’ultimo intervento è stato quello del sindaco Dario Allevi: “Questa città e questi tifosi meritano la Serie B. Sono fiducioso per quest’anno perché la rosa è straordinariamente competitiva, c’è un grande allenatore e la società è gestita in modo straordinario. Non ci manca niente per vivere una stagione da protagonisti”.
Il Monza esordirà in campionato domenica 16 settembre. Secondo indiscrezioni, capitan Guidetti e compagni saranno spostati dal Girone A a quello B, quello del Centro-Nordest. Sembra che ne faranno parte tutte le squadre lombarde fatta eccezione per la Pro Patria. Prima dell’amichevole col Brescia i biancorossi giocheranno un’amichevole domenica prossima alle 16.30 a Ponte San Pietro contro il Pontisola (Serie D).