Parco di Monza più sicuro: arriva il sistema di video sorveglianza

3 agosto 2018 | 09:15
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Parco di Monza più sicuro: arriva il sistema di video sorveglianza

Da alcuni giorni sono iniziati i primi interventi finanziati con l’Accordo di Programma di Regione Lombardia.

Anche il Parco di Monza finisce sotto sorveglianza. Da alcuni giorni sono iniziati i primi lavori finanziati attraverso l’Accordo di Programma siglato da Regione Lombardia, che prevede uno stanziamento complessivo di 55 milioni di euro. Il programma prevede l’installazione di un sistema di telecamere dislocate lungo i principali ingressi del polmone verde e poi il via libera ai cantieri per la riqualificazione delle mura di cinta.

La sicurezza all’interno del Parco è una delle priorità. Il progetto prevede un nuovo impianto di video sorveglianza che è in fase di allestimento in questi giorni e coinvolge i principali ingressi del Parco: Avancorte della Villa, Porta Monza, Porta Vedano, Porta Villasanta, Porta Biassono, Porta San Giorgio e Porta Montagnetta. Dopo il collaudo, il nuovo impianto sarà attivo già in occasione del Gran Premio di Formula 1. Un secondo intervento riguarda la manutenzione straordinaria delle mura perimetrali del Parco e dei Giardini Reali: a breve sarà approvato il progetto esecutivo per il recupero conservativo della cinta muraria storica e i relativi lavori potranno essere realizzati in lotti entro la fine del 2018.

Gli obiettivi dell’accordo di programma sono tuttavia molto più ambiziosi e prevedono una pioggia di milioni per la manutenzione di tutto il comparto. Per i progetti inseriti nella seconda fase prevista dall’Accordo di Programma, finanziata con ulteriori 32 milioni di euro, il Comune aveva indicato come prioritari il recupero dell’ala Nord della Villa Reale e i lavori a Villa Mirabello, dove è necessario concludere il restauro del secondo piano, che conserva tracce storiche e artistiche di pregio risalenti al Seicento. Grande attenzione merita anche la valorizzazione del Sistema dei Mulini, in particolare il Mulino del Cantone e la sua storica torre medioevale. Nel frattempo, per sopperire alla carena di personale, il Consorzio ha siglato una convenzione con il Parco Regionale della Valle del Lambro per la gestione degli appalti del verde, grazie all’apporto di un team di professionisti del patrimonio arboreo.