Ospedali lontani e depotenziati? Le ASST di Monza e Vimercate replicano ai sindaci

Mentre i primi cittadini brianzoli segnalano disagi per i pazienti cronici e fragili, le direzioni sanitarie controbattono: “Messe in campo forze per migliorare l’assistenza ai cittadini”
Pazienti troppo lontani dagli ospedali di riferimento e depotenziamento di alcuni presidi ospedalieri un tempo tenuti in ampia considerazione dell’utenza: questa la denuncia dei sindaci brianzoli, che la scorsa settimana, a seguito di una riunione della Conferenza dei Sindaci ATS Brianza e dei Comuni del distretto di Vimercate, hanno inviato una lettera al presidente di Regione Lombardia, chiedendo un intervento tempestivo.
LA PROTESTA DEI SINDACI BRIANZOLI
Le ragioni? Secondo i primi cittadini, la Riforma Sanitaria 2015, che ha diviso la Brianza nelle ASST di Monza (ospedale San Gerardo di Monza e ospedale di Desio) e di Vimercate (ospedali di Vimercate, Carate, Seregno e Giussano), ha messo di fatto in crisi una parte del territorio, allontanando i pazienti dagli ospedali di riferimento, costringendoli a fare chilometri per effettuare visite, anche quando, sotto casa, hanno un’altra struttura ospedaliera. Una preoccupazione che riguarda soprattuto i pazienti in cura per servizi socio-sanitari, affetti da patologie croniche o tutti quelli considerati fragili a cui va un occhio di riguardo in termini di continuità assistenziale.
LA REPLICA DELLE ASST DI MONZA E VIMERCATE
La protesta ha fatto scendere in campo le ASST di Monza e Vimercate, che, dati alla mano, hanno deciso di intervenire per dire la loro e per elencare tutto quello che è stato fatto e si sta facendo proprio allo scopo di limitare i disagi per i cittadini. «Vale la pena sottolineare come le due ASST hanno dimostrato di aver lavorato in maniera congiunta per integrare i servizi sul territorio, oltre i confini organizzativi e di struttura, proprio nell’ottica della continuità assistenziale, in particolare per i pazienti fragili» hanno scritto in un comunicato congiunto, in risposta a quello diramato dai sindaci.
Tante le iniziative messe in campo, secondo le direzioni delle due ASST, per cercare di non fare pesare problematiche sui pazienti fragili, integrando le funzioni delle due ASST. «Il lavoro fatto in questi anni dall’entrata in funzione della Riforma Regionale è stato incentrato principalmente all’integrazione tra ospedali e territorio – ha commentato Pasquale Pellino, Direttore Generale della Asst Vimercate – Abbiamo messo in campo tutte le forze disponibili per migliorare l’assistenza ai cittadini».
Le forze messe in campo, come spiegano le direzioni sanitarie, riguardano diversi settori e patologie, passando dai Dializzati, ai Poliambulatori Specialistici, fino alle patologie afferenti all’ambito della Salute Mentale e della Neuropsichiatria Infantile e dell’Adolescenza. Secondo i dirigenti, in questi anni, l’integrazione tra le due ASST è stata portata avanti con cura, proprio per evitare i disagi segnalati dai sindaci. Scrivono ancora nel comunicato: «Un importante elemento a favore della integrazione tra le ASST è quello relativo alle prestazioni prenotate da pazienti cronici presso la ASST di Monza: il 40% appartengono a cittadini dell’area della ASST di Vimercate. Se si prendono in considerazione invece i pazienti cronici presi in carico dalla ASST di Monza con firma del patto di cura, sino ad ora il 33% sono residenti in comuni della ASST di Vimercate: rimane pertanto evidente il legame con le strutture clinico assistenziale di riferimento sul territorio».
OSPEDALE DI DESIO SEMPRE PIÙ POTENZIATO
Altra questione, l’ospedale di Desio, oggetto di critiche per un presunto depotenziamento della struttura. Situazione, secondo l’ASST di Monza non vera, anzi: «È stato sostenuto il turn over di personale medico e del comparto: oggi ci sono più dipendenti di quanti “ereditati” nel 2016 dalla ex AO Desio Vimercate e sono previsti ulteriori potenziamenti, più personale sanitario per garantire maggior attività e meno amministrativi con la gestione integrata dei servizi centrali – spiegano – Per quanto riguarda gli investimenti, sull’ospedale di Desio sono stati spesi solo nel 2018 1.401.527 euro per attrezzature. Altri 266.570 euro verranno utilizzati per la sostituzione del sistema radiologico polifunzionale del Pronto Soccorso ed è previsto per l’autunno l’arrivo dell’ecodoppler per la cardiologia per un valore a base gara di circa 115.000 euro. Sempre a Desio nel prossimo mese di settembre verranno avviati i lavori di ristrutturazione e ammodernamento del monoblocco per un investimento totale che supera i 5,5 milioni di euro e presentato il progetto del nuovo Pronto Soccorso, già finanziato da Regione Lombardia per 2 milioni di euro».
MA NON SOLO DESIO…
Investimenti previsti anche sull’ASST di Vimercate: richiesti e ottenuti finanziamenti per un totale di 6,5 milioni di euro per il Presidio Ospedaliero di Carate, ristrutturando il piano terra del poliambulatorio e avviando le procedure per la ristrutturazione e la messa a norma sia del monoblocco della parte vecchia del presidio, compreso il rifacimento della rete informatica e l’acquisizione di nuove attrezzature ed arredi. Richiesti finanziamenti anche per i presidi di Besana e Seregno per un totale di 1,4 milioni di euro sul primo e 2,5 milioni di euro sul secondo.
Segnalato poi un altro importante traguardo, ovvero a trasformazione dell’ospedale di Giussano in Presidio Ospedaliero Territoriale (POT) realizzando così il nodo strategico del governo della rete per la cronicità oltreché rivitalizzare il presidio affidandogli una “mission” orientata alla presa in carico della cronicità.
«L’integrazione organizzativa e funzionale delle strutture di Monza e Desio, così come la nuova configurazione dei presidi socio-sanitari territoriali sono una grande opportunità per riprogettare servizi e modalità di assistenza, in una fase storica di contrazione della spesa e di aumento della domanda di salute – ha concluso Matteo Stocco, Direttore Generale della ASST di Monza – La sanità pubblica non può sottrarsi alle sfide del futuro, con tecnologia, professionalità e volontà di lavorare per i nostri pazienti e per il nostro territorio, proprio ciò che ogni giorno fanno con impegno i professionisti e tutti gli operatori della ASST Monza».