Un nuovo ufficio con tanti professionisti? Coworking Sovico

Venerdì 28 settembre Sovico COWO® presenterà il suo lavoro al pubblico: un’esperienza di collaborazione per un fertile scambio di idee.
Hai mai voluto lavorare fianco a fianco con professionisti per dare il via ad uno scambio di idee e creare collaborazioni con chi opera in settori anche diversi dai tuoi?
Tutto questo è possibile: per spiegare come venerdì 28 settembre alle ore 18.30 nell’ufficio di rappresentanza Mariani A&A il coworking di Sovico aprirà al pubblico per mostrare la rete di persone e le attività che quotidianamente lo animano.
Non solo sarà possibile vedere gli spazi in cui essi collaborano, capire come questo sia un fecondo luogo di incontro, un posto per creare sinergie e fare networking; ma vi saranno una decina di esperti che presenteranno il loro lavoro: imprenditori, ingegneri, informatici, professionisti del benessere e della comunicazione; sarà presente anche la Fondazione Pistorio, un’organizzazione no-profit con sede a Vimercate, fondata nel 2005 con la missione di migliorare le condizioni di vita dei bambini nei paesi in via di sviluppo.
Presenterà la serata Massimo Carraro, il fondatore e ideatore della rete COWO® e condurrà Alberto Mariani, imprenditore e proprietario del sito sovicese.
Coworking Sovico fa parte di COWO®, la rete dei coworking indipendenti che nasce da un’idea di Laura Coppola e Massimo Carraro, i quali hanno aperto i loro uffici dell’agenzia di comunicazione Monkey Business di Milano a un’esperienza di coworking nel 2008 e hanno successivamente riformulato il concetto COWO® nel programma di affiliazione “Rete Cowo® – Coworking Network”, un’ iniziativa aperta a chiunque voglia aprire un Coworking a marchio COWO® nell’ambito dei propri uffici. Ad oggi gli spazi COWO® sono oltre cento in tutta Italia. Come si capisce dalle cifre, questa soluzione lavorativa ha conosciuto un vero boom nel nostro paese, non difficile da comprendere considerando che uno dei suoi aspetti più importanti è la possibilità di “fare rete”, di conoscere altri professionisti, di lavorare in un ambiente favorevole alle collaborazioni, allo scambio di idee, con una proposta sostenibile in termini di costi e servizi.
Articolo di Beatrice Massaro