Desio, Parco Tittoni: gran finale con Africa Unite e Babbutzi Orkestar

7 settembre 2018 | 00:15
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Desio, Parco Tittoni: gran finale con Africa Unite e Babbutzi Orkestar

Sul palco desiano anche i famosi Eiffel 65. Scopri il programma completo delle ultime serate.

Eccoci arrivati al traguardo, alla fine di una stagione indimenticabile che ha reso Parco Tittoni sempre più un punto di riferimento dell’estate brianzola e non solo. In realtà non è proprio la fine, in arrivo a breve altre sorprese.

Ormai vicini ai 40 anni di carriera e primo, storico gruppo di reggae in Italia, gli Africa Unite (apertura cancelli 19.30 — inizio spettacolo 21.30 — ingresso € 5) tornano a Parco Tittoni venerdì 7 settembre con System of a sound, uno show che è un dialogo tra i due leader e fondatori della band, Bunna e Madaski.

È un dj-set che alterna le selezioni di Bunna alle elaborazioni live dub delle stesse da parte di Madaski. Sulle basi di Madaski, poi Bunna interpreterà i maggiori successi della band e anche alcune cover dal mondo roots e dub, stili che hanno sempre influenzato la loro produzione musicale. Vi aspetta una profusione di basse frequenze, non mancate.

Con Blue, nel 1998, sono diventati famosi in tutto il mondo e per anni hanno vissuto di rendita. Vent’anni dopo, non c’è discoteca del mondo che non abbia ben saldo in scaletta il pezzo degli Eiffel 65, che a Parco Tittoni preannunciano un sabato 8 settembre di fuoco (apertura cancelli 19.30 — inizio spettacolo 21.30 — ingresso € 10). Così Maurizio Lobina (Maury), e Gianfranco Randone (Jeffrey Jey) hanno segnato la fine degli anni ’90, diventando a tutti gli effetti un’icona generazionale.

Domenica 9 settembre gran finale (forse) di stagione con la Babbutzi Orkestar (apertura cancelli 19.30 — inizio spettacolo 21.30 — ingresso € 10), la banda balcanica che ha fatto ballare le più importanti piazze d’Italia e d’Europa. Sei strabilianti musicisti che spaziano tra musica balcanica e punk, passando per la musica popolare da osteria fino alla più estreme radici della surf music.
Dal 2014, con l’album “Vodka, Polka & Vina”, la band ha virato verso un beat più punk, con qualche incursione nella musica elettronica, ma senza abbandonare l’anima balcanica.