Il Monza 1912 a Berlusconi, affare quasi fatto. Colombo: “Lo vuole portare in Serie A”

10 settembre 2018 | 15:22
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Il Monza 1912 a Berlusconi, affare quasi fatto. Colombo: “Lo vuole portare in Serie A”

La cessione della maggioranza delle quote della Società Sportiva Monza 1912 dalla famiglia Colombo all’ex presidente del Milan, ed ex presidente del Consiglio dei ministri, Silvio Berlusconi, è cosa ormai fatta.

La cessione della maggioranza delle quote della Società Sportiva Monza 1912 dalla famiglia Colombo all’ex presidente del Milan, ed ex presidente del Consiglio dei ministri, Silvio Berlusconi, è cosa ormai fatta. Salvo colpi di scena il passaggio dovrebbe verificarsi tra la fine del mese corrente e l’inizio del prossimo.

A scoprire le carte in tavola sono stati l’ex amministratore delegato del club rossonero, e futuro “ad” del Monza, Adriano Galliani, attraverso un’intervista rilasciata al Corriere della sera, e a ruota il presidente del sodalizio biancorosso Nicola Colombo l’altroieri allo stadio Brianteo in occasione della partita amichevole col Brescia.

L’attuale numero 1 del civico 14 di via Ragazzi del ‘99 è stato disponibile coi giornalisti sia prima che dopo il match, rivelando che la cessione della maggioranza delle quote del “1912” dovrebbe andare a buon fine.

Dalla prima telefonata che ho ricevuto da Fininvest pochi giorni fa a oggi abbiamo fatto passi da giganteperché abbiamo già condiviso i principi fondamentali dell’accordo – ha affermato il comproprietario di maggioranza del Monza assieme al padre Felice, quest’ultimo, come Berlusconi, ex presidente del Milan in tempi più remoti – Mancano i dettagli, che saranno definiti con la proposta d’acquisto che arriverà abbastanza a breve, credo nel giro di 7-10 giorni. Abbiamo delineato il perimetro della ‘due diligence’ ed entro martedì (domani, ndr) si inizierà la verifica dei dati del bilancio della società. Generalmente una trattativa così dura due o tre mesi, ma in questo caso credo che durerà un mese”.

Quali sono i principi fondamentali dell’accordo?

Io, mio padre e il vicepresidente Roberto Mazzo (che attualmente detiene il 5% delle quote, ndr) lasceremmo il 70% delle quote. Io rimarrei presidente, Berlusconi diverrebbe presidente onorario e Galliani ‘ad’. Per portare il Monza dalla Serie C alla Serie A si partirebbe dal progetto che sto sviluppando da tre anni. Cioè almeno per questa stagionevorrei avere voce in capitolo. Galliani si è informato sul sistema di gioco del nostro allenatore (Marco Zaffaroni, ndr) e su altri aspetti tecnici. Sicuramente la squadra resterà così com’è fino al mercatoinvernale, poi si vedrà a seconda dei risultati ottenuti. In futuro si punterebbe molto sul settore giovanile, perché l’obiettivo sarebbe quello di arrivare ad avere una prima squadra di giovani italiani come desiderato da Berlusconi. A lui è dispiaciuto molto che la Nazionalesia rimasta fuori dalla fase finale del Campionato mondialee in quei pochi minuti in cui abbiamo parlato al telefono ha detto che in Serie A ci sono troppi stranieri. Su questo progetto con me sfonda una porta aperta: io gli ho detto che sarei addirittura per una squadratutta ‘made in Brianza’”.

Non avete parlato di prezzo d’acquisto?

No. Comunque, con tutto quello che io e mio padre abbiamo messo dentro nel Monza dal 2015 a oggi è certo che con la cessione a Berlusconi non diventerò ricco… Al massimo sarò meno povero”.

A definire il prezzo sarà la “due diligence”. Nel 2009 la stessa procedura per il passaggio del Monza, allora in Serie C1, dalla famiglia Begnini al trio Seedorf-Lagendijk-Zangari stabilì in 2 milioni di euro il valore della società. È probabile che il valore attuale non si discosti molto da quello di 9 anni fa…

Non lo so. Quello che so è che il Monza vale molto di più di tre anni fa, che valeva 0…”.

Non avete parlato neanche del progetto di riqualificazione del Brianteo?

Di quello ne abbiamo parlato, ma è una questione secondaria nella trattativa. Comunque il progetto elaborato dai miei tecnici di fiducia è stato visto e ha riscontrato un notevole interesse”.

La squadra come sta vivendo questa vicenda?

Non vede l’ora di iniziare il campionato. È una situazione che sta mettendo euforia, ma va gestita bene. Perché siamo ancora in Serie C…”.

Tra i tifosi c’è ancora qualcuno contrario a questa soluzione perché teme che il Monza diventi, come avvenuto tra il 1997 e il ‘99, la società satellite del Milan, e che dunque gli venga tolta la possibilità di sognare ciò che dall’istituzione del girone unico nel 1929 non si è mai verificato, la promozione in Serie A…

La reazione negativa di alcuni tifosi non la capisco perché Berlusconi non fa più parte del Milan. Lui e Galliani vogliono portare il Monza in Serie A”.

Quando vedrà Berlusconi?

Lo incontrerò per la prima volta in vita mia al termine della ‘due diligence’, dunque credo tra una quindicina di giorni”.

Quando prevede che ci saranno le firme sul contratto?

Alla fine di settembre o più probabilmente all’inizio di ottobre”.