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Il Monza 1912 a Berlusconi? I tifosi…

L’ex presidente e l’ex amministratore delegato del Milan suscitano qualche timore riguardo al rischio che il “1912” torni a essere una società satellite del club rossonero.

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Se Silvio Berlusconi e Adriano Galliani acquisteranno il Monza, i tifosi biancorossi saranno tutti contenti o qualcuno storcerà il naso? L’ex presidente e l’ex amministratore delegato del Milan suscitano qualche timore riguardo al rischio che il “1912” torni a essere, come dal 1997 al ’99, una società satellite del club rossonero. È questa l’unica grande perplessità che emerge leggendo i vari commenti comparsi sui forum dei tifosi e sui social network dedicati.

L’esperienza di fine anni ’90, che aveva portato un collega giornalista a definire la squadra biancorossa “Milonza” o “Gallianese”, e che ha indubbiamente rappresentato l’inizio della fine del “Borussia di Brianza”, spolpato del settore giovanile e ceduto agli imprenditori friulani del “triangolo della sedia” col solo attaccante Vignaroli in organico, è ancora ben presente tra i supporters affezionati, quelli che al Monza “satellite” del Milan in Serie B preferivano (giustamente) un Monza “pianeta” in Serie C2, lontano dal Sole della A. Purtroppo negli anni successivi non solo è davvero arrivata la C2, per la prima volta nella storia, ma pure due fallimenti, il secondo dei quali terminato col mancato salvataggio del titolo sportivo professionistico. Proprio questo mancato salvataggio aveva fatto partire con le critiche l’avventura dell’attuale presidente Nicola Colombo al timone della navicella biancorossa. La Serie D è stata dura da digerire per i tifosi, ma la promozione al secondo tentativo, lo scudetto Dilettanti e i play-off promozione in Serie C dell’ultima stagione hanno messo tutti d’accordo che meglio di così era chiedere la Luna (a proposito di satelliti).

E adesso che il Monza è tornato a livelli consoni al suo blasone e che il giocattolo comincia a divertire, nessuno vuole rideprimersi per un eventuale asservimento a una “grande” del calcio italiano. Il rischio è minimo, perché ufficialmente Berlusconi e Galliani non fanno più parte del Milan, ma Colombo farebbe bene in sede di trattativa a far mettere nero su bianco che la società manterrà la propria autonomia e che l’obiettivo sarà quello di portarla in breve tempo là dove non è mai stata dall’istituzione della Serie A nel 1929.

Detto del rischio di tornare a essere un “satellite” del Milan, i tifosi hanno solo un’altra richiesta, quella di non veder smontato il progetto di Colombo almeno fino al termine di questa stagione. Per il resto non c’è ostilità all’operazione: si va dalla moderata soddisfazione al grande entusiasmo, quest’ultimo molto presente anche in seno alla Giunta, sia nel sindaco Dario Allevi che nell’assessore allo Sport, Andrea Arbizzoni.

“È un’occasione che non bisogna lasciarsi sfuggire – è il commento dell’esponente di Fratelli d’Italia – Quasi sempre ci si è lamentati della poca attenzione nei confronti del Monza da parte degli imprenditori del nostro territorio. Se questa trattativa con Fininvest andrà in porto scatenerà un effetto di emulazione da parte di altri soggetti finanziatori del mondo dello sport, liberando energie in serie per la città. Peraltro sono ottimista oltre che strafavorevole all’operazione perché Berlusconi è uno dei pochi imprenditori capaci di immaginare il futuro. Concludo sottolineando che se Berlusconi chiama Colombo significa che dobbiamo ringraziare l’attuale presidente del Monza e i suoi collaboratori per aver rilanciato il marchio della società”.

Abbiamo poi chiesto ad Arbizzoni di svestire i panni del politico e di indossare la maglietta dei Sab per un commento da ultrà, lui che in Curva Sud è soprannominato “senatore”, ma che a breve potrebbe avere la concorrenza del senatore vero Galliani… “Da ultrà sono contentissimo di questa opportunità. Lo sarei stato anche se invece di Berlusconi si fosse trattato di Massimo Moratti o Andrea Agnelli. Però spero che Colombo rimanga nella compagine proprietaria del club. Sono convinto che non si tratti di una manovra per trasformarci nella succursale del Milan, ma mi piacerebbe che a Monza si costruisse una squadra coi giovani italiani più forti”.

Anche Maurizio Silva, pur essendo portavoce del Monza Club, parla a titolo personale: “Come club non abbiamo ancora avuto tempo di discutere tra noi di quello che sta succedendo. Prima di commentare bisogna capire che programmi hanno Berlusconi e Galliani. È indubbio che abbiano soldi ed esperienza, ma cosa vogliono fare a Monza? Se vogliono fare quello che Giorgio Squinzi ha fatto col Sassuolo ben vengano. Se invece vogliono fare a Monza la squadra B del Milan mi trovano più che contrario. Inoltre mi lasciano perplessi i tempi di questa richiesta d’acquisizione perché avanzarla adesso è destabilizzante, in quanto il mercato è chiuso e non si può più pianificare la stagione”.

Un tifoso sfegatato della curva è Fabio Baldoni, figlio dello storico presidente della polisportiva monzese Forti e Liberi: “Considerando che non credo sia un’operazione che abbia come scopo di creare il Milan B, sono favorevole. Questa proposta d’acquisto fa onore al presidente Colombo, che ha ricostruito una società seria, riportando il Monza tra i professionisti. Cedere il club a Berlusconi e Galliani sarebbe per lui una grossa rinuncia, ma lo farebbe per il bene del Monza e della città. Spero che rimanga comproprietario e che il progetto da lui costruito quest’anno non venga stravolto: la struttura societaria è invidiabile, l’allenatore Marco Zaffaroni è di valore e la squadra per fare molto bene c’è”.

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