M5S: “Cesano e Binzago, ponti Milano-Meda vietati ai camion, eppure vi transitano!”

10 settembre 2018 | 09:45
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M5S: “Cesano e Binzago, ponti Milano-Meda vietati ai camion, eppure vi transitano!”

Il senatore del M5S è andato a verificare lo stato di due dei ponti di Cesano «sorvegliati speciali» della Milano-Meda: sotto controllo quello di via San Benedetto, critica, invece, la situazione a Binzago.

«Che ci fa un camion da 18 tonnellate su un ponte ammalorato dove c’è il divieto di transito per i mezzi superiori alle 3,5 tonnellate?». La domanda, che potrebbe essere definita acchiappa-click se non fosse così inquietante, viene dal senatore Gianmarco Corbetta (M5S) che nella giornata di venerdì 7 settembre è andato a verificare la situazione dei ponti della Milano-Meda, concentrandosi sui due ponti cesanesi dei quattro «sorvegliati speciali» secondo il vertice tecnico tenutosi in Regione lunedì 3 settembre: quello di via San Benedetto (il ponte n° 14) e il n° 12 nella frazione di Binzago, all’altezza di via Manzoni. È proprio quest’ultimo il «ponte ammalorato» della domanda iniziale, dove il divieto di transito per mezzi di peso superiore alle 3,5 tonnellate non viene mai rispettato.  Il video del sopralluogo, che dura poco più di 7 minuti e mezzo, è stato diffuso sabato sera sulla pagina Facebook del senatore.

https://www.facebook.com/Gianmarco.Corbetta/videos/2154818084741924/

In apertura del video, Corbetta ricorda la perizia del 2017 diffusa dal Corriere della Sera ad agosto, secondo la quale alcuni ponti della Milano-Meda sarebbero a rischio crollo. Tra contro-perizie della Provincia, l’intervento tecnico di Infrastrutture Lombarde, l’incontro in Regione e le rassicurazioni del sindaco di Cesano Maurilio Longhin, Corbetta lamenta la «confusione totale» creatasi in merito alla questione: «Noi vogliamo capire meglio qual è la situazione – spiega – e cosa dice la relazione tecnica della Provincia di Monza e Brianza che ha permesso di mantenere aperti questi ponti».

Il ponte di via San Benedetto

Nonostante lo definisca «un ponte molto particolare, il più critico di tutti», Corbetta conclude che la situazione, almeno in questo caso, sembra sotto controllo. Si tratta non di un «ponte a scavalco della Milano-Meda», ma di un vero e proprio ponte della Milano-Meda, su cui passa il traffico della superstrada: chiuderlo sarebbe una tragedia per gli automobilisti. Danneggiato nella parte inferiore da alcuni camion che, evidentemente troppo alti, non avrebbero dovuto potervi passare, il ponte è ora monitorato da alcuni sensori installati dai tecnici della provincia per controllarne in tempo reale movimenti e criticità. «La relazione tecnica della Provincia – aggiunge Corbetta – consiglia vivamente di mettere questo sistema di monitoraggio anche sugli altri ponti».

Il ponte di Binzago

Nonostante lo stop sia in vigore da un anno, nessuno sembra rispettare il divieto di transito sul ponte per i mezzi superiori alle 3,5 tonnellate: lo confermano anche i residenti. Per questo il senatore pentastellato non esita a dire che è questa la situazione più grave tra quelle dei ponti della Milano-Meda. «Abbiamo visto con i nostri occhi una bisarca da 18 tonnellate passare tranquillamente su quel ponte, nonostante i new jersey in plastica messi per restringere la carreggiata» denuncia Corbetta. Che sottolinea anche come gli stessi new jersey siano stati messi circa un mese fa proprio in seguito a una sua domanda su chi debba controllare che il divieto venga rispettato. Tutto inutile: pare che, pur di poter passare, i camionisti li spostino, o che, addirittura, entrino sul ponte in contromano.

«Basterebbe poco per far rispettare il divieto – insiste il senatore-: riempire d’acqua i new jersey per renderne più complicato lo spostamento, o metterli in cemento, senza arrivare al presidio h24 da parte dei vigili. La situazione è critica, tutto ciò che si può fare va fatto». E conclude: «L’ultima perizia della Provincia di Monza e Brianza che ha permesso di tenere aperti i ponti (fino a metà ottobre, in attesa di nuovi controlli), parla molto chiaro: “riteniamo necessario un sollecito alla necessità di fare rispettare le limitazioni ai carichi transitabili”. Cosa aspettano il Comune di Cesano Maderno e la Provincia ad intervenire? Non vogliamo fare allarmismi, ma chi di dovere si dia una mossa! Se non sono in grado di far rispettare il divieto, allora si chiuda il ponte».