Monza, aumento “sospetto” di cani randagi. Salvati dall’ENPA

20 settembre 2018 | 00:31
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Monza, aumento “sospetto” di cani randagi. Salvati dall’ENPA

Il sospetto è che provengano da da realtà di altre zone d’Italia dove il fenomeno dell’abbandono è più diffuso. Nei mesi estivi sono stati consegnati ai volontari anche gatti, conigli, tartarughe d’acqua e pappagalli.

Un aumento “sospetto” di cani randagi recuperati a Monza nel corso dell’estate. L’ENPA, concluso il periodo estivo tira le somme del lavoro degli ultimi mesi e, dati alla mano, sottolinea un numero molto più alto di cani ritrovati senza microchip.

“Solo nella prima metà di agosto – ha spiegato Giorgio Riva, presidente dell’ENPA di Monza – sono stati accalappiati 10 cuccioli di cane in condizioni sanitarie davvero precarie con zecche, pulci e una serie di parassiti che nella nostra zona non si vedono ormai da anni. Questo ci porta a pensare che questi cani provengano da realtà di altre zone d’Italia dove il fenomeno del randagismo è una triste realtà“. I dieci cuccioli sono stati curati dai volontari dell’ENPA durante l’estate e ora sono pronti per essere adottati.

I cani abbandonati o i cani randagi nella nostra zona sono davvero rari, per questo la situazione che si è creata negli ultimi mesi rappresenta per noi un qualcosa di anomalo- commenta Riva-. In estate in Brianza solitamente aumentano  invece i cani ritrovati dopo essere scappati dalle loro abitazioni magari perché affidati alle cure di amici o parenti inesperti. In questi casi il problema si risolve in poche ore dato che grazie al microchip il proprietario viene individuato immediatamente”.

Sempre nel corso dell’estate 20 cuccioli di gatto sono stati abbandonati in uno scatolone davanti all’Istituto di Mamma Rita. Oltre ai cani e gatti sono state portate all’ENPA una ventina di tartarughe, sei conigli abbandonati in stazione dentro a una gabbia e diversi pappagalli. Tutti animali ora in cerca di una nuova famiglia.