Monza, un Gran Premio eco sostenibile: sempre più tifosi coi mezzi pubblici

4 settembre 2018 | 11:39
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Monza, un Gran Premio eco sostenibile: sempre più tifosi coi mezzi pubblici

I dati rivelano che solo poco più di 4 mila vetture hanno utilizzati i posteggi allestiti per l’evento, mentre 45 mila sono stati gli utenti dei treni speciali.

Un Gran premio sempre più eco sostenibile, dove la stragrande maggioranza di tifosi preferisce recarsi alla gara coi mezzi pubblici. I dati resi pubblici dall’amministrazione comunale nel corso della tradizionale conferenza stampa conclusiva hanno confermato una tendenza in atto oramai da anni: per andare alla gara i tifosi non usano più la macchina, o la usano sempre meno. A dirlo sono i dati secondo i quali i quattro maxi parteggi allestiti per ospitare la calata di fan, alla fine sono stati utilizzate poco più di quattro mila vetture, per un totale di circa 22 mila persone.

Al contrario, i treni speciali allestiti da Trenord per il giorno della gara sono stati utilizzati da 45 mila tifosi e i bus navetta da ben 70 mila persone sui tre giorni. “E’ una tendenza che ci fa molto piacere e che premia lo sforzo organizzativo messo in campo – ha spiegato il sindaco, Dario Allevi -. In genere si sta sviluppando una nuova sensibilità ambientalista, ma va anche detto che il merito di questa propensione è dovuta all’ottimo servizio di trasporto pubblico messo in campo”. Secondo Sias, i dati parlano di 183 mila presenze. Una quota molto vicina al record dell’anno passato, che lascia ben sperare per l’anno prossimo.

Nonostante la gran massa di tifosi, il traffico già verso le 18,30 era quasi completamente regolare. Code e rallentamenti sono stati registrati lungo la Valassina, nella zona del Malcantone fra Monza e Concorezzo, alla barriera di Milano Est e lungo Vedano e Biassono. Complessivamente, in strada hanno operato quasi 200 agenti della polizia locale, cui si sono aggiunti 1500 uomini fra polizia, carabinieri e guardia di finanza. Il risultato finale è stato un livello bassissimo di reati: solo otto casi di borseggio, il crimine più grave, e 67 biglietti sequestrati ai bagarini, contro i 90 dell’anno passato. (leggi qui tutti i dati sulla sicurezza)

Al tavolo della conferenza stampa, per illustrare i numeri dell’edizione del 2018 del Gp, c’erano tutti: dal sindaco al prefetto, passando per il dirigente del commissariato di Monza, e i comandanti delle caserme dei carabinieri e della guardia di finanza. Unico assente, relegato in seconda fila, il comandante della polizia locale di Monza, Pietro Vergante, alle prese con lo spinoso caso del concorso dei vigili al quale aveva partecipato il suo figlioccio. Un caso che gli sta costando molto caro in termini di fiducia da parte del primo cittadino e che entro nelle prossime settimane nella fase più calda: in agosto si è svolta una prima parte della sua audizione da parte della commissione disciplinare.