Nuoto Club Monza, incomincia la preparazione per il campionato di serie B

La società, che ha una rosa composta per metà da Under 20, punta a superare il primo turno dei play-off per la serie A2. Continuità e valorizzazione dei giovani muovono l’acqua nella piscina “Pia Grande”.
Settembre è ormai incominciato già da alcuni giorni. Le ferie sono finite, per molti riprendono le attività lavorative. E per il Nuoto Club Monza è tempo di concentrarsi sulla preparazione per il prossimo Campionato nazionale di serie B di pallanuoto. Già a partire dal 17 settembre il gruppo, composto per la metà da Under 20 che inizieranno il proprio campionato a novembre, seguirà allenamenti intensi sotto la guida di Fabio Frison, direttore tecnico, responsabile del settore giovanile e allenatore della prima squadra.
“Il calendario del prossimo campionato di serie B uscirà a dicembre e l’inizio della stagione sarà a gennaio 2019 – afferma Frison – l’obiettivo è quello di migliorare la posizione dell’anno scorso, magari passando anche il primo turno dei play-off per la serie A2. Ovviamente molto dipenderà dalle squadre avversarie, noi per politica e capacità economica non andiamo a fare ‘acquisti’ nelle categorie superiori – continua – giochiamo con quello che produciamo dal settore giovanile, mentre molte squadre si rinforzano con elementi di categoria di A2 o A1 e questo sposta inevitabilmente gli equilibri del campionato”.
Ecco perché le linee guida del Nuoto Club Monza, che ha la propria base nel Centro natatorio comunale “Pia Grande” di Viale delle Industrie-Via Murri, passano attraverso la continuità nelle scelte e l’attenzione alle categorie giovanili. “Per la prossima stagione la prima squadra sarà più o meno la stessa, abbiamo perso il capitano, che è passato dietro la scrivania, e Barzon che credo andrà a giocare da un’altra parte – spiega l’allenatore – avremo due ragazzi nuovi, che ci hanno chiesto di venire, uno del 2000, che farà parte del gruppo numeroso U20, in arrivo dalla Como N e uno classe 99 da Treviglio”.
Riguardo ai giovani atleti, c’è molta acqua, è il caso di dire, che bolle in pentola. A partire dagli Open Days, in programma l’8 e il 22 settembre e dedicati ai ragazzi nati dal 2005 al 2012. “Abbiamo aumentato il budget per il reclutamento, per diffondere maggiormente la conoscenza del nostro sport, soprattutto nella fascia di età 6-9 anni – afferma Frison – dal punto di vista tecnico abbiamo consolidato il gruppo tecnico ed aumentato di un paio di ore gli allenamenti dei più piccoli. Sugli Under 11 inoltre abbiamo inserito 30minuti di lavoro a secco, visti i grossi problemi di capacità coordinativa riscontrati nei bambini di oggi”.
Tutto il lavoro che da anni il Nuoto Club Monza, con il suo presidente Franco Fossati, sta facendo sul settore giovanile è testimoniato anche dal fatto che la società del capoluogo della Brianza è una delle poche presenti in Lombardia ad avere una sezione Under 9 separata dagli Under 11. E i risultati si vedono. “Da 5 anni siamo sempre sul podio nelle categorie U11 e U13 e con quest’ultima siamo arrivati primi per due volte consecutive” spiega Frison. Inoltre nella piscina “Pia Grande” c’è una vera e propria Scuola di pallanuoto per permettere a chi non vuole o non può fare attività agonistica di imparare i fondamentali di questo sport.
Nonostante il grande fermento, generato soprattutto dal 2006 in poi, quando è stato inaugurato il Centro natatorio attuale sede della società, i problemi non mancano. “In piscina avremmo bisogno di maggiore spazio, perché ogni anno siamo costretti a dire di no ad una decina di bambini per ‘over booking’ – afferma l’allenatore della prima squadra e responsabile del settore giovanile – inoltre nelle categorie più grandicelle, per portare avanti il lavoro fatto in quelle più piccole, servono maggiori spazi, ma purtroppo la piscina non ce li concede. Così – continua – nelle categorie U15 e U17 fatichiamo e paghiamo contro realtà come Brescia, che hanno a disposizione 2 piscine intere per allenarsi (una da 50mt e una da 33mt) e con costi di affitto pari a un decimo dei nostri”.
Immaginare, in queste condizioni, di portare la pallanuoto a Monza in serie A2 o A1 diventa un esercizio complicato. “Per fare l’ultimo salto di qualità abbiamo bisogno di un impianto a nostra disposizione, dove organizzare l’attività sportiva secondo le necessità e un’attività commerciale che ci finanzi per disputare campionati di alto livello – sostiene Fossati – l’A2 comporta un aumento dei costi tra gestione partite e rosa della squadra di circa 100mila euro l’anno, in A1 si parla di quasi 500mila euro per una stagione di salvezza e un milione di euro per qualcosa di più”. Eppure nel capoluogo della Brianza il seguito di pubblico per la pallanuoto sembra esserci. Tanto che per i playoff dell’ultima stagione erano presenti circa 500 persone sugli spalti del “Pia Grande”.
L’entusiasmo, però, non basta. E diventa fondamentale, allora, il sostegno di realtà imprenditoriali del territorio. Come quello della Banca di Credito Cooperativo di Carate Brianza. “Siamo sempre alla ricerca di sponsorizzazioni che ci permettano di proseguire nel nostro programma – afferma il presidente del Nuoto Club Monza – la collaborazione con la Bcc Carate è ormai consolidata da qualche anno e speriamo nel prosieguo”. “Tra i nostri mandati, oltre a far banca ovviamente, c’è un sostegno al territorio – spiega Massimo Valsecchi, Responsabile Marketing e Prodotti della BCC di Carate Brianza – una delle vie che preferiamo è il sostegno alle attività sportive, possibilmente spaziando anche tra sport di minor massa al seguito, come la pallanuoto, uno sport completo che ha molto da comunicare anche da un punto di vista di etica sportiva ”