Monza, protesta in Consiglio: malcontento tra il personale degli asili nido

28 settembre 2018 | 08:09
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Monza, protesta in Consiglio: malcontento tra il personale degli asili nido

“Armati” di cartelli, gli ausiliari hanno preso posto tra le fila degli spettatori della seduta del consiglio comunale di ieri, 27 settembre. 

Aspetti contrattuali, ruoli, competenze e riconoscimenti economici: sono queste le motivazioni che hanno spinto ad una protesta una delegazione di ausiliari impiegati negli asili nido di Monza. “Armati” di cartelli hanno preso posto tra le fila degli spettatori della seduta del consiglio comunale di ieri, 27 settembre.

Abbiamo pulito, cucito, dipinto e recitato. Ora pure la mensa ci hanno levato” questo uno dei tanti slogan che hanno dato voce alla protesta. “Svendute e declassate” così si sentono oggi le assistenti all’infanzia.

Interviene quindi l’assessore all’Istruzione, servizi scolastici, Diritto alla Studio, Asili Nido, Università, Pier Franco Maffè: “La questione si concentra sulla riduzione del numero di ore. La multi servizi, che oggi è il solo datore di lavoro di queste dipendenti, ha vinto la gara di appalto presentando l’offerta più bassa. Dunque dalla cooperativa si è passati a questo tipo di società, una prassi molto comune in tutta Italia”.

Per evitare dei disagi prima dell’inizio del nuovo anno scolastico, il Comune di Monza ha scelto la strada di allungare i tempi mantenendo comunque un tavolo di discussione e confronto sempre aperto. “Il subentro risale alla fine di agosto – prosegue Maffè – E questo ha portato a un cambio del contratto. Alcuni aspetti positivi (come l’introduzione della 14° che prima non c’era), altri negativi (come appunto la riduzione dell’orario di lavoro che, in situazioni caratterizzate da bassi stipendi è maggiormente sentito)”.

La scelta di esternalizzare il servizio è stata presa qualche anno fa ma, come lo stesso Assessore puntualizza, è divenuta ormai una prassi comune: “Ci dispiace che si siano create delle situazioni come quelle denunciate. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è da ricondurre al primo cedolino (pochi giorni di agosto) in cui la quota oraria pagata era diversa dalla cifra pattuita. Dal confronto con i gestori del servizio è emerso che provvederanno a saldare quanto dovuto nei pagamenti di settembre“.

Indispensabile garantire la qualità del servizio, soprattutto perché si parla di asili nido e di bambini piccoli, così come è imprescindibile garantire la dignità dei lavoratori: “Proprio per questo il tavolo di discussione è sempre aperto. La prossima settimana incontrerò le coordinatrici dei nidi che sapranno fornire un quadro più completo della situazione”.