Ceriano, “attentato” sulla Provinciale: reti appuntite e di ferro “per uccidere”

24 settembre 2018 | 11:03
Ceriano, “attentato” sulla Provinciale: reti appuntite e di ferro “per uccidere”

Una ventina gli automobilisti coinvolti, per fortuna nessuno è rimasto ferito. Il sindaco: «Non chiamiamoli vandali, chiamiamoli col loro nome: sono criminali»

Reti di ferro in mezzo alla strada, modificate e con le punte rivolte verso l’alto. I Lumbard non hanno alcun dubbio: le “armi” posizionate nella notte tra sabato 22 e domenica 23 settembre lungo la carreggiata sulla Provinciale Ceriano-Saronno-Rovello, nel Comune di Saronno a un passo da quello di Ceriano Laghetto, sono state messe lì apposta, tanto che il sindaco di Ceriano Dante Cattaneo non usa mezzi termini e arriva a definirlo un vero “attentato”, con l’obiettivo di “uccidere”.


«Almeno venti automobilisti (tra cui diverse persone di ritorno dalla nostra festa della Lega nella vicina frazione Dal Pozzo) sono rimasti coinvolti e solo per miracolo non ci è scappato il morto», ha scritto su Facebook il primo cittadino, sicuro che il gesto sia stato volontario. «Non solo si tratta di reti modificate, con le punte appositamente girate verso l’altro con l’obiettivo di creare incidenti, ma non è nemmeno la prima volta che accade – prosegue Cattaneo – In passato sono state messe lungo la stessa strada ostacoli e sono stati perpetrati diversi atti vandalici. Tanto più che anche la nostra festa della Lega che si sta svolgendo in questi giorni  nella frazione Dal Pozzo è stata movimentata a causa di persone che hanno rovinato i nostri manifesti con scritte che annunciavano l’annullamento dell’evento o che hanno divulgato volantini per invitare le persone a non partecipare».

Gli ostacoli sono stati rimossi in seguito all’intervento di carabinieri della Compagnia di Cantù e della Protezione Civile. Per il momento non è ancora stato individuato un responsabile e non si ha la certezza che il gesto sia stato voluto, anche se Cattaneo non vuole sentire parlare di casualità. «Spero che gli inquirenti questa volta riescano a risalire ai colpevoli» ha commentato. «Non chiamiamoli ragazzi, anarchici, vandali: chiamiamoli semplicemente col loro nome: sono criminali»