Oltre ogni limite. Ability day: in centinaia in piazza a Monza

1 ottobre 2018 | 05:33
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Oltre ogni limite. Ability day: in centinaia in piazza a Monza

Monza: seconda edizione della giornata dedicata allo sport paralimpico, organizzata da Alessio Tavecchio e la sua Fondazione.

Essere all’altezza dei propri sogni. Ecco ciò che hanno dimostrato i partecipanti dell’Ability Day, la giornata del 30 settembre che ha portato in piazza Trento e Trieste a Monza lo sport paralimpico.

Centinaia le persone presenti all’evento. Adulti, bambini, la più piccola aveva solo quattro mesi. C’erano persino i nostri amici a quattro zampe con indosso le magliette dell’evento. Una ventina le discipline in cui cimentarsi. Tutti potevano provare a cimentarsi in varie discipline paralimpiche basket, pallavolo, ping-pong, scherma, showdown, calciobalilla, scacchi, handbike, bocce, tennis, badminton.

L’evento inizia con una corsa per le vie del centro di Monza, il cui ricavato verrà devoluto ai progetti di Diversity e Inclusion della Fondazione Alessio Tavecchio Onlus.

“Questa corsa rappresenta un momento di solidarietà e vicinanza e la possibilità di far vedere ai bambini che ci sono persone che anche se hanno delle disabilità sono delle persone incredibili e fortissime” – commenta un papà con al seguito i tre figli.

Anche tra i volontari che danno una mano molti sono gli adolescenti. Hanno scelto di rendersi disponibili per questo evento ricompensati da tutti i sorrisi ricevuti e dalla gratitudine dei partecipanti.

Nel pomeriggio, invece, vi è il vero assaggio delle discipline sportive paralimpiche, con la possibilità di salire su una carrozzina per giocare a basket. E lì si nota quanto più bravi, quanto più abili di fatto siano le persone con disabilità.  Difficile giocare a show-down bendati, ascoltando solo il rumore della pallina per capire verso dove si muove.

“Questo anno, rispetto all’edizione passata, abbiamo portato in piazza ancora più sport, ma anche associazioni sportive che hanno trovato in questo evento la possibilità di farsi conoscere. – commenta Alessio Tavecchio, Presidente della Fondazione Tavecchio Onlus promotrice dell’Ability Day –  Spesso un disabile vorrebbe fare sport, ma non sa dove andare e quali attività siano accessibili. Inoltre, oggi è un’occasione per le persone normodotate di capire davvero cosa voglia dire avere un ostacolo e cercare di superarlo.” 

Siamo noi che creiamo i nostri limiti, e possiamo vincerli solo imparando che “essere speciali significa riuscire a capire che il proprio punto debole diventa quello di cui vai più fiero”, come ha detto la campionessa paralimpica Bebe Vio.

Articolo di Beatrice Massaro