Assemblea Nazionale Confimi, all’Autodromo di Monza. Annunciato anche Salvini

Il 15 Ottobre il capoluogo della Brianza sarà il cuore dell’industria che scende in pista. Una giornata con imprenditori da tutta Italia. Come spiega in quest’intervista Nicola Caloni, presidente Confimi Mb.
Manca poco ormai e Monza vivrà un giorno da capitale italiana dell’industria. Avverrà il prossimo 15 ottobre, quando nel capoluogo della Brianza si celebrerà l’Assemblea Nazionale di Confimi, la Confederazione dell’Industria Manifatturiera Italiana e dell’Impresa Privata. Per l’occasione l’associazione imprenditoriale, nata alla fine del 2012 e oggi costituita da 30mila aziende iscritte, che impiegano circa 420 mila addetti e generano un fatturato aggregato di circa 72 miliardi di euro annui, ha scelto come location l’Autodromo di Monza. Un luogo, definito “il tempio della velocità” nel mondo della Formula 1, che si lega in modo significativo e simbolico a “L’industria scende in pista”, come recita il titolo dell’Assemblea Nazionale (clicca qui per registrarti).
Ad aprire i lavori sarà la relazione di Paolo Agnelli, Presidente di Confimi, che lo scorso luglio è già stato a Monza per l’Assemblea pubblica “Confimi, un’associazione al servizio delle imprese” (leggi l’articolo). Il compito di fare gli onori di casa toccherà a Nicola Caloni, da poco più di un anno Presidente di Confimi Monza e Brianza (ecco l’approndimento) e amministratore delegato di Caloni Trasporti, azienda brianzola di logistica, specializzata nel trasporto merci su strada in ambito nazionale ed europeo, con 80 anni di storia (leggi l’intervista).
Il 15 Ottobre a Monza arriveranno imprenditori e delegazioni da ogni parte d’Italia. Previsto anche l’intervento del vicepremier e Ministro dell’Interno, Matteo Salvini. Che probabilmente dirà la sua anche sulla flat tax per le imprese, cavallo di battaglia della Lega nell’ultima campagna elettorale per le politiche. “Monza è stata scelta per far capire alle imprese della nostra Provincia chi è Confimi e cosa fa” afferma Caloni in questa intervista ad MBNews.
Il prossimo 15 ottobre Monza ospiterà per la prima volta l’Assemblea nazionale di Confimi. Più un onere o un onore per lei che sarà il padrone di casa?
Per noi un onore poter ospitare l’Assemblea Nazionale. Per me, quale Presidente della territoriale ultima nata all’interno del sistema Confimi, è una stimolante sfida che permetterà una accelerazione della crescita che ci siamo prefissi di ottenere sul territorio di Monza e Brianza.
Come si è arrivati alla scelta di Monza come sede di questo importante appuntamento? Come vi state preparando dal punto di vista organizzativo e quante persone dovrebbero arrivare nella nostra città da tutta Italia tra delegazioni locali e persone al seguito?
E’ un chiaro segnale dell’importanza che il nostro territorio rappresenta per Confimi. Monza è stata scelta per far capire alle imprese della nostra Provincia chi è Confimi e cosa fa. Emblematica la scelta dell’Autodromo di Monza quale sede del rilancio del sistema manifatturiero e il titolo dell’evento già enfatizza la voglia di riscatto e di rilancio delle nostre imprese. Relativamente al numero dei partecipanti, al momento preferisco non sbilanciarmi su una previsione precisa, ma è certo che abbiamo già ricevuto moltissime adesioni e attendiamo imprenditori da tutta Italia nell’ordine delle centinaia di ospiti.
Può darci qualche anticipazione sugli interventi e i momenti più importanti in programma?
Il Presidente Agnelli avvierà i lavori con la sua relazione, accompagnato dall’intervento di Matteo Salvini e dai saluti delle istituzioni. Ci piacerebbe poter inserire, se i tempi lo permetteranno, delle testimonianze sui temi a noi più cari : Contratti di lavoro, progetti di alternanza scuola e lavoro, servizi forniti dal sistema Confimi ( energia etc), assistenza su tematiche di finanza agevolata.
L’appuntamento del 15 ottobre sarà anche l’occasione per fare il punto della situazione economico-finanziaria in Italia, in particolare nel settore manifatturiero. Gli ultimi dati dicono che l’indice del Pmi manifatturiero nel nostro Paese è sceso da 59 a 50,1 tra gennaio e agosto 2018. Quali sono, secondo lei, i motivi di questo deciso calo?
Ritengo che il calo degli indici in Italia rifletta gli andamenti europei. In particolare il calo di fiducia dei consumatori, che si dichiarano preoccupati per l’andamento della situazione economica, a livello globale si trasferisce su una riduzione dei consumi che porta inevitabilmente ad una conseguente riduzione dei volumi delle imprese manifatturiere. Non si hanno aspettative che gli indici ritornino a salire così come è stato per il 2017. Si tratta presumibilmente di una normalizzazione dopo un periodo di euforia. Non credo si profili un ritorno a periodi di crisi, ma nemmeno intravedo grandi entusiasmi per il futuro a breve termine.
Il settore manifatturiero è uno di quelli trainanti dell’economia di Monza e Brianza. Nel nostro territorio circa un’azienda su 7 è manifatturiera con i comparti della meccanica e del legno arredo in testa. Da presidente Confimi, come giudica questo periodo a livello locale?
Dai dati e dalle interviste in nostro possesso risulta che le aziende del nostro territorio, adeguatamente internazionalizzate, stanno lavorando a ritmi intensi. Il comparto della sicurezza, le lavorazioni meccaniche e molte aziende del legno segnano il passo dell’economia territoriale. La lungimiranza dei nostri imprenditori ha fatto si che si potesse cavalcare la ripresa rimettendo in atto anche piani di investimento in beni durevoli. La Brianza si conferma brillante e dinamica, come è sempre stata.
Come imprenditore del settore logistico e dei trasporti, stai affrontando nuove sfide oltre confine, in Ungheria in particolare, alla ricerca di sviluppi di mercato. Pensi che questa possa essere la strada migliore anche per la manifattura italiana e brianzola?
Assolutamente si. Non parliamo di delocalizzazione, è giusto premetterlo. L’Ungheria è un Paese in forte espansione, stabile, con mentalità più vicina ai popoli germanici che ai popoli ex sovietici. Gli investimenti infrastrutturali sono in crescita esponenziale e i consumi in forte aumento. La classe media si sta avvicinando agli standard occidentali con grande rapidità. E’ una Nazione dove è possibile sviluppare tanto l’attività manifatturiera, quanto l’attività di vendita dei propri prodotti e servizi.
A livello nazionale, uno dei primi provvedimenti in ambito economico è stato il Decreto dignità, su cui Confimi ha espresso più di una perplessità. In questi mesi si continua a parlare di flat tax per le imprese. Quanto le scelte della politica incidono e potranno incidere sulla vita delle aziende, anche locali?
Ricordo la forte affermazione del Presidente Agnelli sul Decreto dignità: “Chi è già precario, come lo sono le nostre Pmi, non può garantire stabilità di lavoro”. E’ fondamentale per le nostre imprese poter contare su decisioni politiche stabili per poter innescare i processi di investimento necessari per la crescita economica delle imprese e quindi del Paese. Congiuntamente a questo gioverebbero molto delle progressive e significative riduzioni sull’imposizione fiscale. Tornando, ad esempio, all’Ungheria, loro la flat tax ce l’hanno già: 9%. Si: hai capito bene. La tassazione per le imprese è pari al 9 % flat. E’ anche per questo che crescono così rapidamente.
L’ultima domanda, d’obbligo, è su Confimi Monza e Brianza. Puoi farci un primo bilancio su questo 2018 che ormai ha iniziato l’ultimo quadrimestre?
Nel corso del 2018 abbiamo consolidato la struttura operativa sul territorio, fatto conoscere Confimi e la sua potenzialità alle istituzioni locali e a molte imprese. Il driver del 2019 sarà la crescita abbinata a tutti i progetti aperti con Imprese, Scuole, Università, Comuni. Una forte presenza dove avvengono i processi decisionali, una partecipazione attiva sui tavoli di lavoro sia a livello Comunale che Provinciale e Regionale.