Bilancio Partecipato a Vimercate: consulte all’attacco

18 ottobre 2018 | 06:03
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Bilancio Partecipato a Vimercate: consulte all’attacco

il sindaco si è difeso come ha potuto, portando dati e idee. Il bilancio partecipato non “sorpassa” i progetti delle consulte.

Consulte “scavalcate” dal Bilancio Partecipato. È il paradosso emerso lunedì in biblioteca civica a Vimercate, durante la presentazione del nuovo strumento di partecipazione del Comune. A scaldare lo spazio per la discussione, caratterizzato dai toni decisamente orientati verso la polemica nei confronti dell’esecutivo Sartini per la presunta cattiva comunicazione della giunta nei confronti delle consulte, sono stati i presidenti delle stesse. A cominciare da Daniela Bellodi, presidente della Consulta Oreno.

Oggetto delle lamentele, le richieste inoltrate all’amministrazione per la discussione e la riqualificazione di diverse aree, che oltre alle parole, ad oggi non hanno visto concreta attuazione. “Ho avuto diversi incontri con lei e gli assessori per valutare alcune proposte – ha spiegato Bellodi – Se voi però date questa grande certezza di attuazione, le consulte che vi hanno chiesto, magari anche da diverso tempo, di dare certezza ai loro progetti, e poi se li vedono spostati, come si dovrebbero sentire? Non mi sento molto valorizzata nel ruolo di presidente di consulta, se quello che chiediamo noi può essere sempre rimandato, mentre facendo questo giochino di società viene premiato. Se le cose stanno così, vorrà dire che o faremo sempre il Bilancio Partecipato, oppure sempre le consulte”.

Pronta la difesa del sindaco, che ha sottolineato come, già nel 2017, l’amministrazione abbia stanziato per gli investimenti una cifra importante, pari a 800mila euro; mentre in consiglio sta per arrivare una manovra che dovrebbe permettere di “giocare” per l’anno 2018 una cifra ancora più consistente.

“E Oreno – ha svelato il sindaco – farà la parte del leone, con il progetto di rifacimento del parcheggio sterrato di via Santa Caterina, già deliberato. Questo tipo di progetti di riqualificazione importante passano però attraverso una fase di progettazione e poi di attuazione. Quindi i soldi deliberati quest’anno vedranno i loro effetti solo nel 2019. Aggiungo che sembra ormai definita una modifica del regolamento della contabilità degli enti locali, che permetterà di utilizzare i famosi avanzi, e di non rimandare troppo interventi vitali per i quartieri“.

Sulla stessa lunghezza d’onda di Bellodi, si è rivelato il pensiero dei presidenti delle consulte Vimercate Centro, Fausto Galbusera, e Velasca, Paolo Galli, che hanno portato al centro del dibattito un tema rimasto finora completamente sotto traccia. “Sono rimasto spiazzato da questo incontro – ha detto Galbusera – Ci siamo visti con il sindaco (e con i presidenti delle consulte) tre settimane fa e avevamo deciso per un progetto unico per tutta la città, per cui avremmo preferito essere avvisati prima di questo incontro. A questo punto la dico tutta fino in fondo: avevamo proposto di riqualificare tutti i giochi dei parchi cittadini, ma c’eravamo lasciati dicendoci che ne avremmo discusso: quindi ribadisco, questa serata mi ha spiazzato“. Un’idea abbozzata, più che un progetto già definito, quello di riqualificazione dei giochi delle aree verdi civiche, ma già presentata all’amministrazione circa otto mesi fa dalle consulte. Anche in questo caso, però, le consulte si sono viste “bypassate” dal bilancio partecipato, che è stato messo davanti alle priorità dell’esecutivo pentastellato. In questo caso la difesa di Sartini ha sostenuto il ruolo privilegiato delle consulte nell’indirizzare i progetti e le richieste della cittadinanza grazie alle riunioni periodiche. Una spiegazione che non è riuscita a raddrizzare i nasi storti presenti in auditorium.

Per quanto riguarda il merito del regolamento del Bilancio Partecipato, spiegato nella prima parte dell’incontro, i progetti inviati dalla cittadinanza, dopo la chiusura della fase delle proposte, il 30 novembre, saranno valutati da una commissione tecnica. In base al numero di sottoscrizioni raccolte da ciascun progetto (con un limite inferiore di dieci firmatari), le proposte saranno poi ridotte a 10. Queste concorreranno per la vittoria e l’attuazione. La votazione dovrebbe tenersi nel mese di marzo secondo una modalità che sarà resa nota dal Comune più avanti. L’amministrazione si impegnerà poi a realizzarla entro il 2019. Ogni progetto dovrà avere un referente e un costo indicativo stimato fra le 10mila e le 100mila euro.