Olimpiadi invernali, Milano-Cortina candidata. Cambiaghi: “Occasione d’oro”

1 ottobre 2018 | 10:14
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Olimpiadi invernali, Milano-Cortina candidata. Cambiaghi: “Occasione d’oro”

Il Coni ha ufficializzato che la candidatura italiana per i Giochi Olimpici Invernali 2026 sarà quella di Milano-Cortina.

Il Coni ha ufficializzato che la candidatura italiana per i Giochi olimpici invernali 2026 sarà quella di Milano-Cortina.

Una bellissima notizia, ed è certamente un’occasione d’oro per la nostra Regione” ha commentato Martina Cambiaghi assessore allo Sport e Giovani di Regione Lombardia, dopo l’annuncio del presidente Fontana durante la conferenza stampa del dopo giunta.

Sono state settimane estenuanti, per la lunga trattativa e soprattutto per le tante componenti che hanno dovuto coincidere per arrivare al risultato finale:  “Ora speriamo che la candidatura si trasformi nell’assegnazione ufficiale. Ci attendiamo solo notizie positive in questo senso. La Lombardia – ha concluso Cambiaghi – risponderà come sempre in modo positivo e da parte sua porta in dote l’esperienza internazionale di tre anni fa, durata sei mesi con Expo”.

Soddisfazione con un velo di cautela quella del Movimento 5 Stelle: Mi aspetto un’iniziativa totalmente trasparente, che metta al centro il valore dello sport e il rilancio e lo sviluppo dei territori periferici. Le Olimpiadi invernali, se ben gestite, possono essere un’importante occasione per portare turismo e investimenti nelle nostre zone. Lo Stato non ci metterà risorse. Proprio per questo i fondi regionali andranno usati con parsimonia assoluta e vigileremo perché questa iniziativa non si trasformi in un’altra Expo. I lombardi hanno già pagato abbastanza in speculazioni inutili e corruzione”, ha spiegato Dario Violi, consigliere regionale del M5S Lombardia.

Ottimismo in casa PD: “La candidatura ufficiale di Milano e Cortina alle Olimpiadi invernali del 2026 è la strada giusta per portare davvero i Giochi in Italia, una grande occasione per il Paese. Credo a questo punto che sia improponibile pensare che il governo si sottragga dal dovere di sostenere questo importante progetto e di investire su di esso anche risorse economiche. Se l’Esecutivo si chiamasse fuori, sarebbero solo propaganda i proclami di Salvini sull’importanza di questa prestigiosa candidatura” ha aggiunto Franco Mirabelli, Vicepresidente del Gruppo PD al Senato.