Rapinatore “mascherato” tradito dall’impronta lasciata su un libro

Aveva svaligiato con un complice una gioielleria di Cusano Milanino, in cui era entrato travestito di tutto punto. I due avevano sequestrato due donne e portato via un bottino di 200mila euro
Avevano rapinato una gioielleria di Cusano Milanino, in pieno giorno. Per riuscire a entrare nel negozio senza insospettire i proprietari, si erano travestiti di tutto punto: parrucche, baffi, uno portava addirittura una stampella simulando una camminata claudicante, l’altro aveva un libro in mano, libro che, per altro, è stato determinante per risalire alle loro identità.
I carabinieri della compagnia di Sesto San Giovanni hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di due uomini, un albanese di 24 anni e un italiano di 26, con l’accusa di rapina e sequestro di persona in concorso: sarebbero loro gli autori della rapina messa in atto il 27 ottobre del 2016 all’interno della gioielleria Spazio Oro di Cusano, dove avevano immobilizzato con delle fascette la proprietaria e una cliente, riuscendo a rubare gioielli e diamanti per un valore di 200mila euro.
Era successo intorno alle 16: i due malviventi erano entrati spacciandosi per clienti, ma non appena varcata la porta di ingresso, come hanno poi permesso di appurare le immagini riprese dalla videocamere di sorveglianza, uno era saltato al di là del bancone per bloccare la proprietaria, l’altro si era occupato invece di una cliente.
Le due donne erano state portate sul retro e immobilizzate con delle fascette da elettricista strette ai polsi. I due malviventi avevano svaligiato la gioielleria, per poi avviarsi all’uscita, dove si erano imbattuti in due uomini, uno dei quali il proprietario, che avevano tentato di bloccarli all’interno: erano riusciti a fuggire, colpendo uno di loro con la stampella e mandandolo in ospedale.
Al momento del sopralluogo, i Carabinieri avevano trovato sul posto i travestimenti utilizzati dai rapinatori, tra cui il libro che uno dei due portava sotto braccio, su cui sono state isolate le impronte. Incrociando il nome a cui appartenevano con i volti ripresi dalle telecamere, i due individui sono stati identificati.
Ma mentre uno, albanese residente a Cinisello, era già stato arrestato a febbraio, il 26enne, italiano di origini calabresi, è stato rintracciato solo pochi giorni fa in Spagna. Estradato, è stato preso in consegna dalle forze dell’ordine italiane all’aeroporto di Fiumicino: dopo la rapina, aveva girovagato tra la Germania, Italia e Spagna. Ora la sua fuga è terminata.