Gli artisti della Psico Avanguardia a Varedo, tra arte e introspezione

La Psico Avanguardia torna a esporre nella meravigliosa cornice di Villa Bagatti Valsecchi. Che ambisce a diventare sempre di più un centro propulsore di arte e cultura.
L’Avanguardia è viva ed espone a Varedo.Sull’onda del successo di Expo Arte Italiana, Villa Bagatti Valsecchi torna infatti a proporsi come un innovativo centro propulsore di arte e cultura con “Segni inconsci”, la mostra dedicata agli artisti della Psico Avanguardia, movimento che rivendica la priorità espressiva e comunicativa dell’arte e che si era presentato al pubblico proprio in Villa Bagatti Valsecchi, con la kermesse dello scorso anno “Il sentimento e la ragione”.
Inaugurata sabato 20 ottobre e visitabile fino al 4 novembre, la mostra si snoda all’interno della villa in un percorso che accosta l’arte all’introspezione psicologica: passando da una sala all’altra i visitatori potranno scoprire le opere di nove artisti, diversi uno dall’altro per stile e tecnica. «Il Movimento nasce per riunire soggetti che dipingono con un solo scopo, fare un’introspezione dentro se stessi. Non è importante cosa si dipinge, l’importante è che venga fatto dall’anima – spiega infatti Luigi Profeta, che racconta di aver fondato la Psico Avanguardia nel 2016, stanco della continua banalizzazione e commercializzazione dell’arte -. Il fatto che siamo tutti molto diversi è un valore aggiunto al Movimento».
Il risultato è una varietà di opere (un centinaio quelle esposte) in grado di creare un dialogo introspettivo con il pubblico: un vero e proprio «puzzle sensoriale» dunque, come lo Psicomuro che accoglie i visitatori in apertura della mostra, e che raccoglie in un’unica opera delle tavole quadrate di 20×20 cm realizzate dai diversi artisti: «L’idea dello Psicomuro nasce proprio per creare, o meglio, per esternare, una specifica emozione e sentimento – spiega ancora Profeta -. Ognuno di noi, andando a collocare i propri quadri, contribuisce alla creazione di un puzzle sensoriale. I quadri hanno diverso spessore, variabile l’uno dall’altro, in maniera tale da fornire una sensazione prospettica che, come se fosse un pulsante, sia in grado se premuto di sincerare l’emozione specifica che quel quadro trasmette».
La mostra è poi arricchita da un video di un quarto d’ora che riassume l’ultimo progetto del Movimento: allestire delle mostre all’interno di luoghi abbandonati del territorio, dall’ex manicomio di Mombello a Consonno, fino alle miniere vicino a Bergamo, per riscoprirne la storia. Un contributo «da brividi, da vedere assolutamente» secondo lo stesso Profeta, che racconta emozionato la bellezza di portare delle persone all’interno di luoghi dimenticati.
«Credo davvero che ogni visitatore potrà trovare qualcosa in cui riconoscersi – afferma il sindaco Filippo Vergani, rimasto affascinato in modo particolare dalle opere di Paolo Avanzi -. Villa Bagatti Valsecchi accoglie tante mostre e questa è davvero molto bella».
Ma la mostra è anche e soprattutto un modo per rendere protagonista Villa Bagatti Valsecchi e, di conseguenza, Varedo stessa. «Siamo molto contenti di sfruttare questo luogo meraviglioso per un evento come questo – aggiunge l’assessore alla Cultura Cristina Tau -. Non possiamo che essere favorevoli che ce ne siano sempre». «Villa Bagatti Valsecchi è rimasta chiusa per trent’anni, tanto che anche a Varedo non sapevano della sua esistenza – ricorda Massimo Chisari, presidente dell’associazione dei Volontari Versiera Varedo, che si occupa della gestione della villa -. Con Expo Arte Italiana è cominciato a cambiare qualcosa: oggi mi piacerebbe che diventasse un punto di riferimento per i varedesi e non solo, un luogo di aggregazione per l’intera comunità».
Magari proprio a partire dall’arte e dalla cultura, che potrebbero diventare la cifra distintiva di Villa Bagatti Valsecchi: l’idea potrebbe essere quella di farne unasorta Villa Tittoni per il mondo artistico. Un esempio che, con le dovute differenze, anche di gestione, sembra indicare chiaramente quello che potrebbe diventare il futuro della villa di Varedo.
Futuro che, a prendere in considerazione il numeroso pubblico dell’inaugurazione, non sembra così lontano. La mostra sarà aperta di venerdì (dalle ore 14.00 alle 18.00) e durante i week-end (dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00), ma “Segni inconsci”, prevede ulteriori momenti di approfondimento e di commistione con le altre arti. Sabato 27 ottobre alle 16.00 è infatti in programma una performance di pittura e spettacolo con l’accademia di danza “Un mondo sulle punte”, mentre domenica 28 alle ore 16.00 l’artista ed espositore Paolo Avanzi presenterà il suo libro. Domenica 4 novembre, invece, la mostra si chiuderà con un intervento degli artisti (alle ore 16.00).
In apertura: Vergani, Chisari e Tau