Il Belloni affascina l’America Latina: al via il gemellaggio con il Teatro del Guatemala

1 ottobre 2018 | 09:15
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Il Belloni affascina l’America Latina: al via il gemellaggio con il Teatro del Guatemala

“Il teatro d’opera più piccolo del mondo”, a Barlassina, ha firmato il Pacto de Amistad con il Teatro Nacional Miguel Ángel Asturias del Guatemala, uno dei teatri “más grande” di tutta l’America latina.

A volte i sogni sono così audaci da fare il giro del mondo. Come quello di Marco Belloni, che nell’ex capannone del mobilificio di famiglia, a Barlassina, ha voluto costruire un teatro d’opera, un gioiello perfetto da 98 posti. Il Teatro Antonio Belloni sarebbe tuttavia rimasto poco più di un’eccentricità architettonica se l’arrivo di un direttore artistico visionario, Andrea Scarduelli, non lo avesse trasformato nel giro di 4 anni in un importante punto di riferimento per gli amanti della lirica, richiamando sul palcoscenico talenti affermati ed emergenti, italiani e internazionali, e confezionando un programma vario e originale, di altissimo livello. E facendo diventare davvero grande il sogno del mobiliere melomane, ben oltre i confini di Barlassina e della Brianza: oggi infatti “il teatro d’opera più piccolo del mondo” è gemellato con uno dei teatri “más grande” di tutta l’America Latina, il Teatro Nacional Miguel Ángel Asturias del Guatemala, con 3.000 posti a sedere e altri 2.000 nell’arena esterna.

Il Pacto de Amistad, celebrato venerdì 28 settembre con una serata di gala all’interno del Teatro Belloni, alla presenza del gruppo consolare dell’America latina, sancisce non solo la nascita di un legame importante, ma anche il passaggio definitivo al piano internazionale del piccolo teatro barlassinese. «Quando ho costruito questo teatro non ho mai pensato di poter essere qui a ricevere una targa di gemellaggio con il Teatro del Guatemala – ha commentato emozionato Marco Belloni -. La musica ha davvero la capacità di unire». «È un onore per l’intera Barlassina – gli fa eco il sindaco, Piermario Galli -. Siamo una piccola realtà, ma oggi, grazie al Teatro Belloni, ci troviamo proiettati a livello internazionale».

E pensare che è tutto nato quasi per caso: il Guatemala non avrebbe probabilmente mai sentito parlare del Teatro Belloni se il console guatemalteco Sergio Morales Sosa non avesse assistito allo spettacolo della scorsa stagione dedicato alla Sirenetta nell’opera. Colpito dalla bellezza dell’edificio e dalla qualità dello spettacolo, stupito nello scoprire il nuovo modo belloniano di fare lirica, Morale Sosa non ha perso tempo: «Ho conosciuto il Teatro Belloni tramite un’amica, e me ne sono subito innamorato – racconta -. Ho parlato con la direttrice del Teatro Nazionale del Guatemala, Roxana Avila, per rendere possibile un gemellaggio. Sono onorato di essere un amico del Teatro Belloni».

«Siamo molto onorati di essere qui – ribadisce il console generale del MessicoMarisela Morales Ibañez, a nome del gruppo consolare dell’America latina -. Questo è un vero gioiello, all’inizio della collaborazione tra i nostri Paesi, un’opportunità incredibile di unione. Grazie al sindaco: si sente la gioia e l’accoglienza, siamo qui per la prima volta e siamo rimasti con la bocca aperta per la musica, gli artisti e il posto meraviglioso che è il Teatro Belloni». Insomma, il Belloni avrà anche un piccolo spazio a disposizione, ma propone un programma degno dei più grandi palcoscenici al mondo. Tanto che il gemellaggio guatemalteco potrebbe essere solo il primo di una lunga serie: «I nostri paesi si sono uniti per un intento nobile, quello della cultura – ha affermato infatti il console del Nicaragua, Lorenzo Alderisio -. Il Guatemala ha già fatto la sua parte: ma il Nicaragua è già quasi pronto, per un nuovo Pacto de Amistad che lo leghi al Belloni».