Il Villaggio Snia chiede le telecamere al sindaco: raccolte 220 firme

11 ottobre 2018 | 00:00
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Il Villaggio Snia chiede le telecamere al sindaco: raccolte 220 firme

La petizione è stata protocollata e inviata al sindaco, che però si era già mostrato scettico sull’utilità delle telecamere o fototrappole contro l’abbandono dei rifiuti.

“Quelli della Snia” segnano un primo punto nella lotta contro l’abbandono dei rifiuti: sono arrivate a 220 le adesioni alla raccolta firme online, lanciata il 25 settembre dal gruppo Facebook del quartiere di Cesano Maderno, per chiedere al sindaco di installare «con urgenza, e non nei prossimi anni» delle fototrappole.

L’obiettivo è quello di contribuire a diminuire il degrado del quartiere, ostacolando l’abbandono indiscriminato della spazzatura nelle strade del Villaggio Snia, frazione periferica di Cesano.

«Abbiamo protocollato tramite pec le 220 firme raccolte in due settimane» ha affermato orgoglioso Matteo Gavioli, il promotore dell’iniziativa, martedì 9 ottobre. Sarà interessante capire come reagirà adesso il primo cittadino: Maurilio Longhinaveva infatti già affermato in consiglio comunale di essere contrario all’installazione di fototrappole, bocciata dalla maggioranza e anche da parte dell’opposizione come inutile o comunque troppo costosa in termini di personale da coinvolgere, anche in vista del futuro progetto per una Cesano “Smart City” che, nei prossimi anni, dovrebbe portare 100 telecamere sul territorio comunale. Una posizione ribadita anche dopo aver saputo della petizione di “Quelli della Snia”. «Piuttosto – aveva dichiarato il primo cittadino un paio di settimane fa – insisteremo con Humana perché intervenga più spesso sull’area» (la zona dei cassettoni Humana è una delle più colpite dall’abbandono indiscriminato di rifiuti, ndr).

«Chiediamo che l’amministrazione comunale, nelle figure del sindaco e della giunta, assieme agli enti preposti, intervengano con urgenza per porre fine al fenomeno dell’abbandono indiscriminato di ogni genere di rifiuto al Villaggio Snia, oramai da molti indicato come una discarica a cielo aperto, con l’installazione di telecamere o di sistemi tecnologici ad hoc come le foto-trappole per monitorare le aree interessate dall’abbandono sistematico e quotidiano di rifiuti di ogni genere, come ad esempio via Magenta – recita il testo della lettera inviata a Longhin -. Gli abitanti del quartiere sono stanchi di aspettare e chiedono un intervento nel più breve tempo possibile, senza dover convivere ancora mesi o anni con le strade piene di rifiuti. Confidiamo nel vostro buonsenso e ci auguriamo che la questione venga risolta al più presto con misure risolute e concrete. Vi auguriamo buon lavoro, negli interessi di tutti i cittadini – chiosano “Quelli della Snia” in chiusura alla lettera -: non solo dei cittadini del centro storico, ma anche di quelli delle frazioni come il Villaggio Snia».

In apertura, i cassonetti Humana al Villaggio Snia, uno dei punti più colpiti dall’abbandono di rifiuti. Foto per gentile concessione di Matteo Gavioli.