Maratona Fotografica Monzese: un successo di click

Il ricavato dell’evento a scopo benefico sarà destinato al reparto di Terapia Intensiva Neonatale dell’Ospedale San Gerardo di Monza, per la realizzazione di una family room.
A spasso per la Città di Teodolinda con l’obbiettivo… sociale. Rimessa in piedi per il secondo anno, la Maratona Fotografica Monzese ha (ri)fatto il pieno di iscritti in centro, riuscendo, come già all’esordio, a coniugare in maniera sorprendente, a giudicare dalla cornice di pubblico richiamata ancora una volta a rapporto sotto i portici dell’Arengario a metà mattina (e sotto una nebbia già in formato invernale), due nobili finalità.
Come facilmente pronosticabile, il momento più atteso della presentazione della kermesse, prima della full immersion fino al tardo pomeriggio, non poteva che essere la lettura dei temi da sviluppare in istantanee, per bocca del testimonial d’eccezione, Diego Passoni, noto volto televisivo e radiofonico. Geometrie urbane, Sottosopra e Carpe Diem quelli scelti per le categorie Smartphone e Reflex; Strega Comanda Color Rosso l’argomento guida per la fascia Junior.
Una Maratona che ha visto in prima linea nell’organizzazione il Blog Monza Reale, l‘associazione Restart e un corredo di nomi quasi esclusivamente al femminile a coordinare la giornata.
L’evento, a chiaro sfondo benefico, da una parte ha voluto mettere sotto i riflettori le particolarità di una città iconica, non solo per l’indiscutibile valore estetico della Villa Reale e del Parco, ma anche per le altre bellezze e attrattive culturali, talvolta “oscurate” dal fascino reale dell’ex residenza sabauda. Soggetti da riprendere e riscoprire da nuove angolazioni e scorci inediti, a piedi o in bici, scegliendo tra una modalità più trendy e amatoriale con lo smartphone, e l’approccio più professionale garantito dalla cara vecchia reflex, secondo la propria discrezione.
Dall’altro lato la manifestazione ha focalizzato l’attenzione sul sociale, con uno zoom profondo sul progetto dall’alto peso specifico umano, di destinazione del ricavato al reparto di Terapia Intensiva Neonatale dell’Ospedale San Gerardo di Monza, per la realizzazione di una family room: un luogo ideale per accogliere nella maniera più calorosa le famiglie dei neonati degenti, in un ambiente confortevole, 24 ore al giorno. Progetto sostenuto in prima linea dalla onlus Intensivamente Insieme, che gestisce direttamente i reparti della Clinica Pediatrica, della Clinica Ostetrica e della Neonatologia all’interno dell’ospedale.
“Per noi è estremamente importante portare alla conoscenza della Lombardia e del bacino del nostro reparto le difficoltà che attraversano alcuni bimbi – ha spiegato Luca Morassi di Intensivamente Insieme – La terapia neonatale è il posto in cui nessun bimbo si augura di andare. L’apice di felicità è il momento in cui sta per nascere un bimbo, in realtà c’è anche questo risvolto triste e la Terapia Neonatale di Monza si occupa proprio dei bimbi nati prematuri e di quelli che hanno vissuto delle sofferenze alla nascita. Il reparto è caratterizzato da camere singole dove i bambini possono stare 24 ore al giorno con i propri genitori. Intensivamente assiste mamma e papà e i fratellini, e lo fa in diversi modi, accompagnandoli in ogni tappa del percorso di degenza del neonato con il sostegno di psicologi, medici e infermieri“.
“L’abbiamo costruita insieme – il commento entusiasta dell’assessore alla Cultura Massimiliano Longo durante la presentazione dell’evento in Piazza Roma – Ero assessore da pochissimi mesi quando un anno fa ho incontrato tutto il team, e immediatamente ho dato l’assenso a realizzarla perchè è un’occasione importante per seguire la propria passione per la fotografia e scoprire questa bellissima città, che ho la fortuna di amministrare, quindi uniamo la passione e la scoperta artistico-architettonica della nostra città. Buon divertimento, e tra una fotografia e l’altra nel pomeriggio fate una scappata in Piazza Trento e Trieste per uno speciale raduno delle chitarre. Ringrazio il team che ci ha messo tanti mesi per organizzare questa giornata in mezzo a tanta burocrazia potrebbe scoraggiare tanti, ma quando c’è passione e determinazione la manifestazione si realizza”.
Di livello la giuria selezionata per decretare i vincitori assoluti, composta da figure legate più o meno lontanamente al campo artistico, tra galleristi e giornalisti. E nutrita, poi, la batteria di sponsor scesi in campo per la causa benefica. A cominciare dal Monza 1912, che ha risposto presente con il patron Nicola Colombo, il quale ha scherzato sugli ultimi risvolti societari di casa biancorossa che lo hanno messo un po’ ai margini dei radar mediatici, dichiarandosi quindi felice della chiamata.
A fare il paio con la Maratona, coronando una domenica di passione per flash e rullino all’Arengario, è stata inoltre l’apertura della mostra temporanea di Robert Capa nell’ex sede comunale, che ha messo “in vetrina” cento scatti sui grandi conflitti del secolo scorso, di uno dei più influenti fotoreporter del ‘900.
Articolo di Matteo Lucchini