Minaccia di morte e perseguita la ex per mesi: arrestato 18enne di Concorezzo

Il ragazzo non accettava la fine della relazione con una coetanea residente nel vimercatese. Era arrivato a pedinarla, tempestarla di telefonate e messaggi, fino ad aggredirla fisicamente
Perseguitata, offesa, minacciata di morte per mesi: così, un 18enne di Concorezzo ha reso impossibile la vita di una coetanea residente nel vimercatese. Ora, i Carabinieri della Compagnia di Vimercate hanno messo fine a questa assurda vicenda, arrestandolo.
Le manette ai polsi del ragazzo sono scattate nel pomeriggio del 24 ottobre, quando i militari della stazione di Bellusco si sono recati a casa per comunicargli la misura cautelare degli arresti domiciliari emessa nei suoi confronti dal GIP del Tribunale di Monza, che ha concordato pienamente con le risultanze investigative emerse nel corso dell’indagine condotta dai militari
Secondo queste ultime, infatti, il 18enne avrebbe compiuto una lunga serie di azioni persecutorie nei confronti della ex fidanzata, pedinandola, appostandosi all’uscita da scuola, controllando i suoi spostamenti e tempestandola di telefonate e messaggi in cui la ingiuriava, minacciava di morte o manifestava intenti suicidi per convincerla a rimettersi con lui. Non sono mancati poi episodi di violenza fisica, come mani al collo e altre aggressioni. L’arrestato era addirittura arrivato a scriverle sui profili social frasi come “la mia vita è finita, finirà anche la tua, muoio io e muori anche te, alcune persone sono morte e ancora non lo sanno”.
Vani i tentativi della giovane di sfuggire alla persecuzione, come bloccare il numero, che non facevano altro che renderlo ancora più aggressivo. Il 18enne era arrivato anche a minacciarla personalmente: ad agosto, vedendola conversare davanti a un bar di Vimercate con un ragazzo, le aveva chiesto perché si trovasse in piazza visto che lui le aveva ordinato di non uscire di casa e di non parlare con altri ragazzi, insistendo affinché tornasse con lui e riferendole “la mia vita è finita da quando mi hai lasciato e così deve finire anche la tua, le lancette del tempo scorrono e a te resta poco, ti ammazzo, ormai sei una ragazza morta, sei viva solo perché sono io a volerlo“. In quell’occasione la ragazza, terrorizzata, aveva chiamato i genitori che giunti sul posto non avevano fermato la furia del ragazzo, che aveva urlato “denunciatemi, lei deve morire, quando mi denuncerete lei sarà già morta”.
Il ragazzo, disoccupato e incensurato, è stato dunque arrestato ed è finito ai domiciliari.