Monza, Controllo di Vicinato: a Novembre la nascita dell’Associazione

L’annuncio arriva da uno dei promotori dell’iniziativa, che ha raccolto l’adesione di oltre 130 cittadini del capoluogo della Brianza. Ed è stata presentata anche all’assessore comunale Arena.
La macchina si è rimessa in moto da poco. Dopo uno stop di tre mesi, per mettere a posto alcune componenti meccaniche e decidere in quale direzione andare, ora è pronta a dare una forma precisa alla propria (ri)partenza. Il motore, del resto, non è cambiato ed è tornato velocemente ad accendersi. Fuor di metafora, la macchina è quella dei cittadini che volontariamente si mettono a disposizione della comunità per segnalare furti, rapine, vandalismi e situazioni di pericolo nei condomini, nelle aree residenziali e pubbliche. Lo stop è quello che è seguito alla rottura con l’Associazione nazionale Controllo del Vicinato (ACDV), pochi giorni dopo la presentazione ufficiale dell’iniziativa ai monzesi nella Sala del Consiglio comunale di Monza (leggi l’articolo).
La (ri)partenza è avvenuta recentemente con un incontro al Centro civico di viale Libertà e l’annuncio di riaggregarsi per formare anche a Monza un’Associazione Controllo di Vicinato (scopri di più). Che, adesso, sulla scia del motore costituito dalla sicurezza come bene comune da tutelare, è ad un passo dalla nascita vera e propria. “Ad inizio Novembre avverrà l’atto ufficiale di costituzione della nostra Associazione – spiega Giuseppe Bergamelli che, con Enrico Danili e Antonio Cardelia, è uno dei promotori dell’iniziativa – siamo stati al CSV M&B – Centro di Servizio per il Volontariato per la Provincia di Monza e Brianza per definire i tempi tecnici e tutti gli adempimenti necessari a dare forma giuridica ad un’iniziativa che non ha scopo di lucro”.
Nel cammino verso la nascita di questa nuova realtà un passo è stato già fatto anche verso le istituzioni cittadine. I responsabili dell’ormai imminente Associazione Controllo di Vicinato di Monza hanno, infatti, avuto un incontro con l’Assessore comunale alla Sicurezza, Federico Arena. “Gli abbiamo spiegato cosa è successo nei mesi scorsi e che siamo arrivati a questo punto perché non ci era stata lasciata nessuna autonomia dall’Associazione nazionale Controllo del Vicinato – sostiene Bergamelli – l’assessore ci ha dato la piena disponibilità a considerarci un interlocutore per lavorare insieme sulla sicurezza dei cittadini, tema a cui tutti possono contribuire perché non esiste il monopolio di qualcuno”.
Il progetto, che si pone l’obiettivo promuovere la sicurezza nelle vie e nei quartieri della nostra città, lasciando libero ciascuno di essere anche un semplice aderente e non un iscritto, sembra avere già basi solide. “Ripartiamo da oltre 130 persone delle 160 persone presenti nelle liste dei 7 Gruppi, formatisi in diversi quartieri di Monza, che avevano aderito al Controllo del Vicinato – afferma uno dei promotori – queste persone sono state contattate direttamente ed hanno manifestato il loro interesse ad aderire alla nostra Associazione Controllo di Vicinato, che a breve si legherà a quella nazionale, ANCDV”.
Le idee sul tavolo sono già tante. Anche perché provengono da un percorso lungo un anno e mezzo. Che è passato, pochi mesi fa, prima attraverso la firma di un Accordo sulla sicurezza e sul Controllo di Vicinato tra Comune, Prefettura e la Polizia locale (clicca qui) e, poi è arrivato, appunto, alla presentazione ufficiale del progetto nella Sala consiliare di Piazza Trento e Trieste. Un percorso bruscamente interrotto il 23 luglio quando l’Associazione nazionale Controllo del Vicinato, tra le altre cose, rifiuta l’iscrizione dei Gruppi di Monza e giudica impreparato il loro coordinatore, Antonio Cardelia. Controversie, ormai, da lasciare alle spalle.
“Adesso l’intenzione è di firmare un Patto di collaborazione con il Comune per definire meglio le azioni da mettere in campo sulla sicurezza – annuncia Bergamelli – vogliamo, poi, riprendere il cammino con la Polizia municipale per installare appositi cartelli nelle strade in cui i cittadini saranno operativi ed effettuare, speriamo con cadenza mensile, incontri sulla sicurezza e corsi di formazione. Inoltre abbiamo persone che si sono dette disponibili al ruolo di nonni civici, cosa che è stata apprezzata dall’assessore Arena – continua – abbiamo richiesto una sala nei vari Centri civici per promuovere il progetto alla cittadinanza”.
La carne sul fuoco, insomma, è tanta. Compresa la possibilità di organizzare un incontro pubblico a cui invitare anche le istituzioni e Leonardo Campanale, presidente dell’Associazione Nazionale Controllo di Vicinato. Guardando più avanti, poi, le porte sono aperte a collaborazioni con chi, sul territorio di Monza e della Brianza, ha deciso di continuare ad essere legato all’Associazione nazionale Controllo del Vicinato.
“Per il momento siamo concentrati sulle cose che dobbiamo fare e non ci mettiamo fretta – afferma uno dei promotori del Controllo di Vicinato – una volta trovato il nostro assetto, siamo disposti a fare sinergia con altri interessati alla tematica della sicurezza per trovare contatti soprattutto da un punto di vista organizzativo”. Le prospettive di sviluppo e l’interesse generale, d’altro canto, non sembrano mancare. Come dimostra anche la recentissima nascita di un Gruppo di Controllo del Vicinato anche a Vedano al Lambro.