Monza, tre osservazioni contro il Piano per il recupero dell’ex cinema Maestoso

19 ottobre 2018 | 09:31
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Monza, tre osservazioni contro il Piano per il recupero dell’ex cinema Maestoso

Legambiente prende posizione contro la variante che elimina la previsione di un centro civico.

Tre osservazioni di Legambiente per mettere un freno alla variante al Piano attuativo per la trasformazione dell’ex cinema Maestoso. I piani di riqualificazione avviati sull’ex sala cinematografica vicino all’ospedale San Gerardo hanno provocato la reazione dell’associazione ambientalista.

Alcune associazioni e comitati di Monza avevano già presentato osservazioni al piano attuativo chiedendo di stopparlo per almeno tre buoni motivi: poiché la zona è interessata da forti flussi di traffico indotti dal vicino ospedale San Gerardo con la sua Università, dalle scuole elementari e medie, dell’istituto comprensivo Salvo D’Acquisto oltre che dalle alte densità edilizie esistenti e relativi abitanti, per la presenza nel quartiere di una media struttura di vendita sulla vicina via Boito (Carrefour express h24) oltre al grande Centro commerciale al Rondò dei Pini, per rischio di chiusura dei negozi di vicinato nel quartiere Cazzaniga, ipotesi confermata anche dallo studio commerciale allegato a quel Pa.

Legambiente mette l’accento sul fatto che a rimetterci nella variante sono i servizi dedicati alla cittadinanza.“Come noto, ora si tratta di una modifica a quel Piano attuativo approvato – ha spiegato in un comunicati Atos Scandellari -. In particolare si prevede di non realizzare più il centro civico all’interno della struttura in questione, progetto che reperiva spazi comunali per 523 mq di Slp”.

In alternativa, in amministrazione ha messo in conto di edificare un centro civico (ampliato a 900 mq) su un’area indicata dall’Amministrazione entro sei mesi dalla stipula della convenzione, in caso di mancata comunicazione al riguardo, una monetizzazione del Centro civico stesso, per una somma di 1.100.000 euro.

“Come è altrettanto noto, – ha aggiunto Scandellari – l’attuale centro civico si trova in via Bellini e risulta avere spazi insufficienti e inadeguati rispetto alla popolazione e alle esigenze del quartiere (circa 15.000 abitanti), zona in continua espansione a causa dei numerosi Piani attuativi approvati dalla precedente Amministrazione, oltre a diversi interventi di edilizia residenziale rilasciati con titoli abilitativi semplici”.

Non solo: la realizzazione del Centro civico originariamente previsto nel Pa, oltre a essere nel cuore del quartiere, consentirebbe di uscire dall’attuale affittanza con notevoli risparmi per l’Amministrazione. Le osservazioni presentate da Legambiente propongono dunque altrettante soluzioni alternative.

In prima battuta viene chiesto di non approvare la modifica che elimina il centro civico, in subordine, se l’osservazione non verrà accolta, che l’amministrazione indichi all’operatore un’area sulla quale edificare il nuovo centro civico del quartiere Cazzaniga e in terza che la cifra di oltre un milione di euro, venga vincolata nel prossimo Bilancio di previsione per la realizzazione di un nuovo Centro civico del quartiere Cazzaniga anche come centro di aggregazione