Scaramucce a Seveso: la polemica continua tra scuole, palazzetti e parchi

30 ottobre 2018 | 05:15
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Scaramucce a Seveso: la polemica continua tra scuole, palazzetti e parchi

Cinque mesi dopo le elezioni la campana elettorale sembra ancora più viva che mai, tra recriminazioni e accuse. Ma c’è la proposta, almeno a parole, di provare a collaborare per il bene della città.

Più che una polemica sembra una ripicca. A Seveso maggioranza e opposizione continuano a litigare sulla gestione della scorsa amministrazione e di quella attuale: un botta e risposta che prosegue pressoché ininterrottamente da quasi un mese, e più precisamente dall’ultimo consiglio comunale, quello del 4 ottobre.

La scuola

Non c’è più amianto nel cantiere della scuola elementare “Bruno Munari” in via Monte Bianco (Altopiano): lo ha affermato l’amministrazione, ma la questione non è chiusa. Un po’ perché non sono ancora state date risposte ufficiali alla lettera protocollata da Domenico Cristiano e indirizzata al sindaco Luca Allievi proprio in merito alla situazione della “Bruno Munari”; un po’ perché l’amministrazione ha subito condannato l’atteggiamento dell’ex sindaco, Paolo Butti, accusandolo di «azioni denigratorie via social, atte solamente a procurare terrore nei genitori degli alunni», come affermato in un comunicato stampa dai portavoce di Forza Italia e Fratelli d’Italia.

L’ex primo cittadino, da parte sua, insiste nel ricordare l’impegno della sua giunta a favore della scuola: «Anni fa, da genitore, chiedevo una scuola materna migliore – ricorda -. Oggi con il lavoro dei 5 anni di amministrazione siamo stati in grado anche di trovare il modo e le risorse per ricostruire la scuola materna Rodari, e mi auguro che si prosegua su questa strada. Abbiamo triplicato le risorse per il diritto allo studio, abbiamo trovato risorse per 10 milioni e 200 mila euro per progetti, realizzazione di nuovi edifici, riqualificazioni, adeguamenti strutturali, efficientamenti energetici. Abbiamo realizzato un regolamento per l’assegnazione delle borse di studio, abbiamo creato ed arredato 9nuove aule per gli studenti».

Lo sport

In chiusura del consiglio comunale del 4 ottobre, il vicesindaco David Galli aveva rinfacciato a Butti non solo di non aver provveduto a un regolamentare passaggio di consegne, ma anche di aver lasciato alla nuova giunta un’eredità disastrosa, tra cui un palazzetto dello sport privo di Cpi (Certificato prevenzione incendi): una situazione definita dallo stesso Galli «grave, anche penalmente rilevante». «530 mila euro sono stati gli investimenti sul miglioramento degli impianti sportivi, compreso tetto e parquet del palazzetto Prealpi Lombarde, nel quinquennio della nostra amministrazione – ricorda invece Butti – con la realizzazione, in collaborazione con la società BASE96, anche di un campo da calcio a 11 in sintetico. Tutto ciò in uno dei periodi di maggiore crisi del dopoguerra, non solo, ereditando un comune commissariato, salvato dal dissesto grazie all’intervento del Commissario prefettizio, con una società municipalizzata che contava oltre 4 milioni di debito, perdendo 1000 euro al giorno. E chi amministrava Seveso prima di noi? Le stesse persone che oggi governano la città -. E puntualizza -: Queste sono le persone che oggi puntano il dito ogni giorno contro di noi, trasformando concetti e parole. Una su tutte: Questa estate si è svolto un intervento di adeguamento del PalaPrealpi (Palafamila), intervento a carico di Briantea già programmato, quando il palazzetto è poco usato, nella convenzione da noi sottoscritta con la società sportiva che usufruisce dell’impianto. Le amministrazioni precedenti, con Allievi e Galli come assessori, hanno invece trascurato il problema sicurezza, come purtroppo hanno fatto anche altre amministrazioni nei comuni limitrofi. Tradurre questo mio pensiero con la frase “Butti non si interessa a sistemare le cose” è solo una bugia».

I parchi giochi

Poco dopo l’articolo di MBNews in cui si denunciava la situazione di incuria dei parchi e delle aree gioco di Seveso, l’assessore Alampi ha annunciato il finanziamento, ottenuto dalla Regione Lombardia in seguito a un progetto presentato la scorsa estate, per l’acquisto di giochi adatti a tutti, anche a bambini con disabilità. «Si tratta di un intervento complessivo di 25.000 euro – spiega Alampi -, quasi interamente finanziato dalla Regione stessa, e che interesserà il Parco del Gaggin (vedi foto sotto, ndr) in via Mezzera. Dal giorno del nostro insediamento a fine giugno ci stiamo impegnando a percorrere tutte le strade possibili per ritornare a dare un protagonismo a tutti i parchi cittadini – prosegue l’assessore -, il finanziamento regionale è solo il primo passo di un percorso che interesserà tutte le aree verdi del territorio». Oltre al Parco del Gaggin, Alampi prevede di agire presto anche sulle altre aree verdi: i giochi del Bosco delle Querce saranno presto riparati, mentre altri saranno sostituiti o messi in sicurezza. «Vi è poi il tema della manutenzione e della riprogettazione dei parchi. Purtroppo, abbiamo ereditato una situazione disastrosa – continua -. La scelta nel 2015 di non proseguire nella collaborazione con la cooperativa sociale che aveva l’incarico dei piccoli interventi di manutenzione e della pulizia dei parchi interrompendo il progetto “Qualità dell’ambiente e dignità del lavoro a Seveso”, si è rivelata sbagliata. Altrettanto discutibile – accusa – è stata la scelta di non aver dedicato le necessarie risorse economiche proprio per la valorizzazione delle nostre aree verdi che devono tornare ad essere dei luoghi di aggregazione per tutti, in particolare per i più piccoli e le più piccole. Anche noi dovremo fare la nostra parte dedicando nel prossimo bilancio di previsione, quello del 2019, le risorse necessarie per i parchi, perché, anche in una situazione economica difficile, la politica si deve sempre assumere la responsabilità delle scelte, soprattutto quando si parla di bambini e degli spazi a loro dedicati».

Insomma, i toni sembrano ancora quelli di una campagna elettorale, nonostante siano passati mesi dalle elezioni comunali, per di più di un esito molto netto. Più che recriminare sul passato, sarebbe meglio (anche se forse utopico) provare a lavorare insieme per la città: anche su temi più complessi rispetto a questi. Butti ha provato a proporlo, almeno a parole: «A questo punto dico basta chiacchiere, basta con le provocazioni, le strumentalizzazioni. Lavoriamo per il bene di Seveso. Chiaramente – ammonisce – senza venir meno a responsabilità di oggi e di ieri». Resta da vedere se i politici sevesini riusciranno davvero a collaborare per il bene della comunità.

In apertura, il sindaco di Seveso Luca Allievi insieme alla giunta e al presidente del consiglio.