EasyMake3D quando la stampa 3D aperta al pubblico è un successo!

1 ottobre 2018 | 10:20
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EasyMake3D quando la stampa 3D aperta al pubblico è un successo!

Grazie all’esperienza di Manifatture Aperte Federico Ottone, il titolare di EasyMake3D, spiega al pubblico che ha partecipato ai suoi workshop come funziona una stampante in 3d

Quando il futuro incontra il presente, la domanda sorge spontanea. Stampare in 3D? Si, ecco come fare. La spiegazione è arrivata in occasione di Manifatture Aperte, il progetto organizzato dal comune di Milano su tutto l’hinterland, al quale EasyMake3D ha aderito.Insomma, alla scoperta dei luoghi delle manifatture e dell’artigianato, un laboratorio interattivo sul mondo del 4.0, che ha avvicinato il pubblico alle imprese.

Stampare in 3D è quindi possibile? È durante la giornata di sabato 29 settembre che EasyMake3D ha risposto alla domanda. Lo ha fatto durante la sessione di workshop organizzati da Manifatture Aperte. Dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18. Un’intensa giornata, svolta come da programma. “hanno partecipato una cinquantina di persone, tra cui anche diversi ragazzi”, racconta Federico Ottone, il titolare dell’attività.

Come in una piazza, chi domanda incontra chi offre. Lo fa con curiosità e con sentita partecipazione. Ogni workshop, come spiega Federico, è durato 45 minuti circa. “Questo – sostiene – mi ha permesso di avere, nel corso della giornata, molte più persone presenti e di avere avuto sempre alta l’attenzione senza rischiare di annoiare. La giornata – precisa – è quindi proseguita senza intoppi e il pubblico, me lo hanno tutti confermato, è rimasto soddisfatto della presentazione fatta”.

Quello di EasyMake3D sembra essere un credo. “Ciò che puoi immaginare, lo puoi anche realizzare”, dice Federico Ottone. A questo punto, verrebbe da dire che la fantasia non ha limiti. Da oggi nemmeno la realtà.

COME HA FUNZIONATO LA GIORNATA?

L’evento – spiega Federico Ottone – è stato gestito totalmente dall’organizzazione di Manifatture Aperte, che mi ha trasmesso, nella serata di venerdì 28, l’elenco delle persone che si erano iscritte.” A questo punto, inizia il racconto della nascita della stampa 3D e la spiegazione delle principali tre tecnologie di stampa in ordine temporale. Dalla stampa a stereolitografia laser (SLA) 1982, a quella a sinterizzazione laser selettiva (SLS) 1986, fino a quella a deposizione fusa di filamento (FDM) 1988.

Dalla storia al presente. Federico ha successivamente mostrato i modelli di stampanti presenti da EasyMake3D e poi, dal presente si è passati ai fatti tramite la dimostrazione dal vero di una stampa a filamento di un pupazzo in colore rosso.

Il pubblico è affascinato. Dal nulla, un qualcosa prende forma. Non è fantasia, ma è la realtà. Quella della stampa in 3D. Però, a questo punto, in pubblico si domanda come questo accade, ossia quale sia il processo che sta dietro la stampante. Federico, che si reputa un artigiano digitale, non tarda a spiegare il suo processo di lavorazione. Sia chiaro – asserisce Federico – per stampare un oggetto, non basta schiacciare un bottone. Serve, prima di tutto, una progettazione digitale in 3d che poi va fatta comunicare con il software della stampante”. A questo punto, sul monitor parte la spiegazione del processo di ideazione e progettazione di un bracciale da donna, con tanto di dimostrazione live dei vari passaggi all’interno dei software utilizzati.

“Mi definisco un artigiano digitale”, spiega Federico. Una bottega 4.0, dove dalla progettazione alla realizzazione, il cliente è seguito in ogni singolo step.

Non rimaneva che vedere le varie possibili applicazioni della stampa 3D. Dal modellismo all’arredamento, fino alle componenti industriali. Tutti casi reali commissionati a EasyMake3D da privati, aziende e professionisti.
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