Vimercate isola ecologica: volontari “riciclati”, ma c’è chi protesta

L’isola ecologica di Vimercate torna a far discutere dopo la decisione pentastellata di affidare la gestione a CEM a scapito dei volontari.
Via i volontari dall’isola ecologica, ma qualcuno non ci sta. Torna d’attualità a Vimercate il provvedimento con cui il comune a fine anno andrà a “cestinare” i volontari della piattaforma di via del Buraghino. Come noto da tempo, infatti, dal 1° gennaio 2019 la gestione del sito sarà affidata proprio agli operatori del gestore della raccolta urbana dei rifiuti di Vimercate, ovvero il CEM.
Mercoledì in biblioteca, durante il consueto incontro pubblico dell’assessore Bertinelli sui temi e le politiche verdi, qualcuno ha puntato il dito contro la misura pentastellata. “Lo sa che questa che lei chiama legge, che vieta alle associazioni di esercitare la raccolta e il riciclaggio dei rifiuti urbani, speciali e pericolosi, in realtà è una proposta di legge del 2017?”, si è alzata una voce dal pubblico (in realtà piuttosto scarno, vedi la foto), quasi a voler insinuare una bocciatura di principio da parte dell’esecutivo Sartini ai volontari.
“Intanto, il mondo dei rifiuti è sempre più normato, perciò bisogna avere chiara attenzione di come si gestiscono, perchè dietro alle norme europee ci sono interessi e mancanze di trasparenza – ha fatto presente l’assessore come premessa – Il servizio dei volontari dell’isola ecologica per il comune è un evidente risparmio. Ma ho anche chiesto a CEM di farmi avere, mese per mese, il report di chi entra ed esce dalla piattaforma. Numeri che non sono ancora riuscito a leggere perchè sembra che abbiano problemi informatici”.
“A che fine lo dovete sapere, visto che c’è la tessera sanitaria per identificare chi entra?” ha incalzato l’assessore la stessa persona dal pubblico.
“L’isola ecologica non la possono usare tutti indistintamente – ha chiarito l’assessore – Non si può entrare 40 volte in un giorno, e non è un discorso ad personam, ma di monitoraggio, statistico,. E’ importante sapere quante persone accedono e in quali orari”.
Una scelta, insomma, quella di cambiare il gestore dell’isola, che sarebbe dettata da un’esigenza precisa del comune: avere la situazione degli accessi e in generale avere l’area sotto controllo. “Noi abbiamo la necessità di identificare con esattezza eventuali colpe – ha specificato ancora Bertinelli – Cioè nel momento in cui i soggetti responsabili del servizio sono due o tre, poi non si sa mai di chi è la colpa: per esempio, lo smontaggio dei pc non si può fare in un’isola ecologica, tutte le volte che sono andato a verificare di persona li ho sempre trovati smontati. Come comune abbiamo in mente la riduzione dei rifiuti, anche perchè siamo sopra la media della Brianza, quindi per cominciare gli scarti devono poter essere effettivamente riutilizzati“.
Un modo per poterlo fare, è anche attraverso buone pratiche, come quelle possibili grazie al centro del riuso. Una novità che il comune si è garantito partecipando ad un bando di Regione Lombardia, e che entro febbraio 2019 si dovrebbe attivare. “Sarà un centro dove i volontari potranno mettere a disposizione il loro know how – ha aggiunto l’assessore – per esempio su come aggiustare un mobile o una bicicletta, o su come modificare un oggetto che non funziona più”. Insomma, stando alle parole dell’assessore, i volontari non saranno proprio “cestinati”, ma in questo senso saranno “riciclati” in nuove attività, diverse, ma sempre utili e ugualmente importanti nel lungo processo di recupero dei rifiuti.