Caso Grossi, le opposizioni: “Sfiducia al sindaco e dimissioni di Teoldi e Amatetti”

26 ottobre 2018 | 10:44
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Caso Grossi, le opposizioni: “Sfiducia al sindaco e dimissioni di Teoldi e Amatetti”

Dopo l’ordinanza che ha dato loro ragione in merito alla querela presentata dall’ex assessore, PD, FI, Vimercate Futura e Noi per Vimercate “chiedono la testa” degli esponenti di maggioranza

Sfiducia al sindaco Francesco Sartini e dimissioni dei consiglieri Carlo Amatetti e Patrizia Teoldi: questa la richiesta dei consiglieri di opposizione che a Vimercate, durante l’ultima seduta del Consiglio Comunale, hanno presentato un ordine del giorno che li ha visti schierati in maniera compatta contro la maggioranza.

IL RETROSCENA

A tenere banco, ancora una volta, il “caso Grossi”, a tre settimane dell’ordinanza emessa dal Tribunale di Monza in merito alla querelle che li ha visti, negli scorsi mesi, opporsi all’ormai ex assessore al Bilancio Claudio Grossi: il Giudice Cristina Di Censo, infatti, ha disposto in data 8 ottobre l’archiviazione del procedimento voluto da Grossi, che nel luglio del 2017 aveva querelato i tre capigruppo Mariasole Mascia (PD), Cristina Biella (FI) e Alessandro Cagliani (Noi per Vimercate) e nel marzo del 2018 si era opposto alla richiesta di archiviazione avanzata dal PM.

Nell’ordinanza, una serie di passaggi davano ragione alle opposizioni. Il primo quello in cui il giudice ha dichiarato “Le notizie veicolate dagli indagati rispondono, nel nucleo essenziale di entrambe a verità”. Poiché esse erano state riportate a mezzo stampa, Grossi aveva querelato i tre per diffamazione, ma il giudice ha affermato che le notizie riportate dai giornali sono “rispondenti al vero” e anche “di pubblica rilevanza”, che “le dichiarazioni virgolettate dell’articolo, che esprimono il pensiero politico degli indagati, soddisfano il limite della continenza espositiva”, e che “non è dato cogliere nelle dichiarazioni in contestazione alcuna connotazione obiettivamente infamante, neppure può prescindersi nella presente valutazione dal peculiare contesto politico, in cui l’esercizio del diritto di manifestazione del pensiero e di cronaca si collocano”.

L’ODG URGENTE DELLE OPPOSIZIONI

A seguito dell’ordinanza, le opposizioni hanno steso dunque un ordine del giorno urgente, titolato “A tutela dell’onorabilità dei consiglieri comunali di opposizione”, letto in aula da Cagliani. Sotto accusa il primo cittadino Francesco Sartini, il capogruppo del Movimento 5 Stelle Patrizia Teoldi e il consigliere Carlo Amatetti. A non andare giù ai consiglieri, le dichiarazioni fatte a suo tempo dai tre, quando l’ex assessore aveva querelato i tre capigruppo e la maggioranza non aveva risparmiato parole a difesa di Grossi, sia durante le sedute consiliari che con post pubblicati sui social network. Secondo Cagliani e le opposizioni, Sartini, Teoldi e Amatetti avevano sostenuto che le minoranze stessero raccontando falsità per infangare l’ex assessore e, di riflesso, la Giunta pentastellata.

LE RICHIESTE: SCUSE E DIMISSIONI

A seguito dell’ordinanza dell’8 ottobre che ha dato loro ragione, dunque, le opposizioni hanno avanzato nell’odg presentato tre richieste. Punto uno, le scuse da parte di Sindaco e consiglieri per «le loro dichiarazioni palesemente false»; punto due, che il Consiglio voti la sfiducia al Primo cittadino; punto tre che i consiglieri Amatetti e Teoldi rassegnino le loro dimissioni. «Il sindaco  ha mentito e continua a mentire veicolando messaggi tesi a fuggire dalle sue proprie responsabilità ed a proporre alla cittadinanza proclami che distorcono la realtà, nonostante le sentenze dei tribunali» si legge nel testo dell’odg. E ancora: «Le menzogne diffuse dal sindaco e condivise dai componenti degli organi politici dell’amministrazione con dichiarazioni e presentazione di ordini del giorno, su tutti da parte dei consiglieri Amatetti e Teoldi non rendono gli stessi adeguati a ricoprire i rispettivi incarichi pubblici e ad amministrare la nostra Città».

Al momento l’ordine del giorno è stato solamente letto in aula e la discussione rinviata.