Cesano, caso di scabbia alla scuola Rodari

La comunicazione ai genitori è stata diffusa venerdì 16 novembre. Il bambino contagiato sta già seguendo la terapia prevista e la scuola ha attivato gli interventi di bonifica.
A Cesano Maderno c’è di nuovo la scabbia: a essersi ammalato è stato un bambino della scuola primaria “Rodari” di via Stelvio. Lo ha segnalato la scuola venerdì 16 novembre, inoltrando ai genitori la comunicazione ricevuta dal Servizio Igiene e Sanità Pubblica di Desio. Stando a quanto diffuso tramite circolare, l’alunno è già stato sottoposto a terapia e la scuola ha attivato gli interventi di bonifica previsti secondo il protocollo sanitario.
«La persona ammalata sta già seguendo una terapia specifica – si afferma infatti nella circolare che riporta la comunicazione del Dipartimento di Igiene dell’Ats territoriale -. La scabbia – si spiega poi – è una malattia contagiosa della cute dovuta a un artropode (Sarcoptes Scabiei). La trasmissione della malattia avviene per contatto personale stretto (cute-cute) e più raramente mediata dagli indumenti o dagli effetti letterecci. L’ambito più frequente in cui si trasmette la malattia è quello familiare per la convivenza stretta. È molto difficile la trasmissione attraverso i contatti sociali. Il periodo di incubazione è di 2/6 settimane. I sintomi sono costituiti dalla comparsa di macchioline della cute intensamente pruriginose, specialmente durante la notte. La scuola è stata informata sulle norme di bonifica ambientale previste e verranno informati tutti i pediatri della zona a cui potrete rivolgervi qualora insorgessero sintomi che possano far sospettare la malattia».
Già un anno fa nelle scuole cesanesi erano comparsi alcuni casi di scabbia, alla scuola primaria “Negri” e poi a quella d’infanzia “Calastri”: le scuole coinvolte avevano attivato le procedure richieste e la situazione era in breve tornata alla normalità. «La scabbia non è una malattia particolarmente pericolosa, in quanto si trasmette esclusivamente per contatto fisico ed è curabile in due o tre giorni» si legge ancora in merito a quei casi sul sito del comune, insieme alle rassicurazioni rivolte alle famiglie dall’assessore all’Istruzione Pietro Nicolaci. La situazione dovrebbe dunque essere sotto controllo anche quest’anno.
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