Gelsia Ambiente: il sacco blu con microchip diventa “Case History”

23 novembre 2018 | 00:00
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Gelsia Ambiente: il sacco blu con microchip diventa “Case History”

Una relazione ad Ecomondo 2018, la presentazione presso la Commissione Europea a Bruxelles, la partecipazione all’EcoForum di Legambiente: il sacco blu RFID di Gelsia Ambiente diventa un “Case History”.

Quando nel 2013 Gelsia Ambiente decideva di sperimentare, tra le prime aziende del settore in Italia, l’applicazione di un michochip al sacco per la raccolta del rifiuto secco indifferenziato, certo non si immaginava che nel giro di pochi anni sarebbe diventata un “Case History” presentato in Italia e all’estero.

Dopo le prime esperienze avviate in due quartieri di Lissone e Seveso, il sacco blu con RFID è progressivamente entrato in molte case e aziende della Brianza e, ad oggi, sono circa 300.000 gli abitanti che usufruiscono della misurazione del proprio rifiuto prodotto e altri 100.000 ne beneficeranno a breve.

L’obiettivo di questa “misurazione” del rifiuto prodotto è quella di giungere ad un sistema di tariffazione puntuale, che premia chi meno inquina, già introdotta nel comune di Seveso.

Non è solo uno sfizio tecnologico applicato alla raccolta dei rifiuti bensì un utile strumento che, là dove applicato, ha consentito di incrementare la raccolta differenziata mediamente dell’11%, riducendo il rifiuto mandato a termodistruzione del 40% e incrementando l’umido del 17%, la plastica del 40% e la carta del 10%.

Ad inizio novembre, l’esperienza di Gelsia Ambiente è stata presentata ad Ecomondo, la principale fiera di settore che storicamente ha luogo a Rimini. Nell’ambito di un progetto di livello internazionale, la società si è confrontata con amministrazioni comunali, associazioni e imprese sulla propria esperienza di innovazione tecnologica e tariffa puntuale, per una gestione sempre più sostenibile dei rifiuti.

Il 21 novembre a Bruxelles, Gelsia Ambiente è stata invitata a portare il proprio contributo alla prima presentazione del progetto “Action 12- Payt for EU” [la Payt – pay as you throw – è la tariffazione puntuale dei rifiuti], momento cui erano presenti tutti gli stakeholders (Direzioni Generali della Commissione Europea e istituzioni comunitarie) e contributori (altre associazioni operanti sulla PAYT, città con esperienze, partner progetti europei su PAYT), ai quali è stata presentata la prima versione del Toolkit PAYT for EU. Gelsia Ambiente, nell’ambito dell’esperienza già sviluppata, ha apportato il proprio contributo.

Il mese di novembre si chiuderà il 28 con la partecipazione di Gelsia Ambiente all’evento “EcoForum” organizzato da Legambiente a Palazzo Reale di Milano, dove si terrà un incontro internazionale sull’esperienza della PAYT in cui la società, che sta attivando in diversi territori la misurazione puntuale dei rifiuti, porterà la propria competenza sui punti di forza del proprio progetto. Nell’ambito della manifestazione verranno premiati i comuni ricicloni, tra cui ne figura anche uno gestito dalla società.

“La visibilità che la società sta avendo anche a livello europeo – dichiara il Presidente di Gelsia Ambiente Marco Pellegrini – è il segno che la strada intrapresa è quella giusta. Metteremo il massimo impegno per proseguire e dare risposte alle richieste delle Amministrazioni con cui lavoriamo. Vogliamo sempre più essere partner in campo ambientale e non semplici fornitori di servizi”.

“Un grande impegno – dichiara il Direttore Generale di Gelsia Ambiente Antonio Capozza – ma anche una grande soddisfazione. Essere chiamati alla Commissione europea a presentare il proprio lavoro non è cosa di tutti i giorni. L’introduzione della misurazione del rifiuto, oltre a rispondere ad un principio di equità, ha portato risultati concreti in termini di incremento della raccolta differenziata, in un momento in cui le problematiche legate al riciclo sono quotidianamente oggetto di cronaca. I comuni l’hanno compreso e ci stanno seguendo, credo con soddisfazione. Gelsia Ambiente ha dimostrato di essere all’altezza dei compiti che i comuni le hanno affidato”.