Hockey, Monza contro Vercelli: protagoniste di moltissime sfide importanti
2 novembre 2018 | 01:00

Sabato sera alle 20.45 andrà in scena al PalaRovagnati un “classico” dell’hockey italiano, Monza contro Vercelli.
Sabato sera alle 20.45 andrà in scena al PalaRovagnati un “classico” dell’hockey italiano, Monza contro Vercelli. I precedenti si perdono nei meandri dei ricordi e sono tante le “storie tese” tra le tifoserie, con un’accesa rivalità che ha caratterizzato un decennio di storia tra i gialloverdi e le squadre di Monza.
La prima vera grande sfida giunge in un quarto di finale del primo play off, quello giocato nella stagione 1982/83. Il Vercelli è fortissimo: Fontana in porta, Martinazzo fenomeno assoluto assistito da Cirio Girardelli, che ha abbandonato la sua Breganze per iniziare una sfolgorante carriera tra Piemonte e Brianza.
Il divario tra le squadre è ampio, in gara 1 l’Hockey Monza resiste fino al 2-2 grazie alle reti di Serra e Maurizio Righi, poi i gialloverdi ingranano la quarta, vincendo 6-2 e passeggiando 8-2 nel ritorno. Alla fine per il Vercelli giungerà il primo dei tre tricolori vinti in quattro anni.
1984, Monza e Vercelli si giocano lo scudetto
La stagione successiva propone un altro Vercelli – Monza, questa volta in finale scudetto. Il Monza, forte dell’innesto di Pino Marzella, chiude il campionato in testa con 44 punti a +5 sul Vercelli. La conferma che possa essere l’anno buono, giunge il 29 maggio, quando a Biassono si vive una serata da sogno. Il Vercelli, che ancora non ha smaltito il clamoroso 13-4 subito ad Oporto, soffre il Monza per l’intero incontro: Barsi e Aguero firmano il doppio vantaggio del primo tempo, poi Aguero con una bomba da metà pista e Pino Marzella regalano 4-1 al Pompe Vergani. La vittoria è netta, ma a fine gara gli scontri saranno violenti, con due tifosi gialloverdi gravemente feriti.
In un clima di grande tensione in gara 2 succede l’incredibile: il Monza si trova in vantaggio per 5-3 a una decina di minuti dal termine. Vincere significherebbe appuntarsi uno scudetto che manca da una vita. Invece accade qualcosa di incredibile: Fietta sfrutta ogni buona occasione e il Vercelli rimonta fino al 7-6 a 3 minuti dal termine, con Aguero che viene espulso per una bastonata rifilata a Fietta e un attimo dopo Villani viene relegato in panchina da un cartellino blu rifilato dall’irreprensibile Pancani di Pistoia. Si gioca in 5 contro 3, il Monza ha la necessità di segnare o, quanto meno, di non subire reti per 2’. Invece Citterio non subisce reti e Pippo Barsi, in un lampo di splendida follia, supera la metà pista e infila un missile alle spalle di un allibito Fontana. Siamo 7-7 e il tricolore sarebbe in tasca al Monza. La partita sembra volgere verso la fine, ma i conti vanno fatti con un oste di gran classe: Cirio Girardelli, che a 5 secondi dalla fine trova una grande giocata e infila la rete dell’8-7 che regala la vittoria al Vercelli, spedendo il Monza ad uno spareggio che non avrebbe mai voluto giocare.
Gara 3 vive emozioni opposte alla partita precedente, con il Vercelli che pare aver vinto lo scudetto, quando al 21’ Martinazzo insacca la rete del 3-2. Massari schiera un Marzella non in perfette condizioni, ma tanto basta per favorire Aguero, che a 100” dalla sirena firma il 3-3. Si va ancora allo spareggio esattamente come l’anno precedente. E quando si parla di “spareggi” c’è un solo uomo che comanda: Franco Girardelli, che dopo aver indovinato due titoli con il Breganze e quello della stagione precedente a Viareggio (6-1 al Lodi) si trova a giocare e vincere il suo quarto spareggio consecutivo.
Siamo a Trissino, è il 9 Giugno e al seguito delle due squadre giungono 15 pullmann, un vero e proprio esodo. Ma a gioire saranno ancora i gialloverdi, che danno l’addio al proprio idolo Daniel Martinazzo. Il vantaggio porta la firma del fenomeno di San Juan – che ha ceduto al fascino delle pesetas offerte dal Liceo La Coruna – al 16’, mentre 22” più tardi insacca un assist di Girardelli. I gialloverdi dilagheranno, lasciando masticare al Monza un enorme boccone amaro.
L’anno successivo i biancorossi, con un asse difensivo formato da Aguero e Luz, si vendicheranno, estromettendo il Vercelli nei quarti di finale, nell’ultima partita di post season tra Amatori Vercelli e HC Monza.
Arriva il Roller Monza – Per Vercelli il nuovo incubo si chiama Roller e si materializza già nella stagione 1987/88, quando in semifinale si schianta contro la corazzata del Presidente Ferlinghetti. È il Vercelli di Mariotti, Toro Roldan e Freddy Luz, ma Aguero diventa qualcosa di assolutamente insormontabile e il Roller si disfa dei gialloverdi in 4 partite, perdendo poi lo scudetto contro la corazzata Novara.
L’anno successivo, il 1989 è l’anno d’oro dell’hockey monzese, con Roller e H.C. che si giocano il titolo in una finale scudetto. E ovviamente anche in questo caso il Vercelli viene eliminato dal Roller Monza nei quarti di finale. Una regola che varrà anche per le stagioni successive: dopo un periodo di profonda crisi, l’Amatori Vercelli torna ai vertici, ma deve patire le eliminazioni per mano dei biancazzurri nei quarti ’94 nelle semifinali del 1996. Oggi, dopo oltre vent’anni, Monza e Vercelli si ritrovano per una partita di alto livello, con la speranza di avere ancora gloriose pagine da riempire.