Sport

Il sindaco premia i campioni del mondo Muratore e Ravasi

Il Sindaco Dario Allevi e l'Assessore allo Sport Andrea Arbizzoni incontrano Mattia Muratori, capitano della Nazionale, e il suo meccanico Pietro Ravasi per conferirgli la benemerenza sportiva

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Un rigore decisivo, un cambio azzardato all’ultimo, impegno e sudore. Questi gli ingredienti che hanno permesso la grande impresa compiuta dagli azzurri che portano a casa la vittoria ai mondiali di Hockey in carrozzina contro la Danimarca. A Lignano Sabbiadoro Mattia Muratore, avvocato arcorese e già capitano degli Sharks Monza, segna il rigore che porta l’Italia del wheelchair hockey sul tetto del mondo. 

Per insignirli dell’onore che meritano per aver conquistato per la prima volta il più altro gradino del podio, il prossimo venerdì pomeriggio la squadra incontrerà il Presidente della Repubblica a Roma, ad una festa organizzata in loro onore.

Un primo riconoscimento, però, è già arrivato martedì 20 novembre, dal Sindaco di Monza Dario Allevi e l’Assessore allo Sport Andrea Arbizzoni. Al campione mondiale Mattia Muratori e al suo meccanico Pietro Ravasi è stata conferita la benemerenza sportiva.

E così in comune a Monza i due non hanno potuto non ripercorre con la mente i momenti salienti della vittoria. “Era talmente tanta l’adrenalina e la voglia di vincere, che abbiamo deciso di azzardare un cambio tattico di portiere prima dei rigori. Ci siamo accorti che il tipo di carrozzina che usava il giocatore che abbiamo poi messo in campo era quello più usato in tutte le squadre, perché è più compatta, mentre quella del nostro portiere era più lunga e c’era più area tra la ruota di trazione e la ruota anteriore – ci svela il capitano Mattia Muratore – Quando è arrivato il momento dei rigori abbiamo tentato questo azzardo, già collaudato in semifinale, ed abbiamo così anche confuso i nostri avversari, che avevano studiato il nostro portiere. In quel momento bisogna giocarsi tutto, cercando di capire anche la psicologia dell’avversario.”

Uno sport in cui gli strumenti meccanici, quindi, hanno una valenza fondamentale, quasi più del corpo degli atleti.
Proprio per questo la difficoltà più grande sono i prezzi elevanti delle carrozzine elettriche, che ogni giocatore deve autofinanziarsi: si parla di circa 17.000 euro. Anche i ricambi sono abbastanza costosi, cambiare due motori vuol dire spendere 4000 o 5000 euro, mentre la sostituzione di una batteria costa circa 2000 euro. Essendo motori sottoposti ad altissime prestazioni, hanno una durata limitata: ogni sei mesi bisogna cambiarli, il che è un esborso economico non indifferente” ci spiega l’ingegnere meccanico brianzolo Ravasi.

Di seguito il video della sua intervista, in cui spiega il lavoro che svolge nella Nazionale e negli Sharks da più di 12 anni.

Farebbe piacere  vedere sempre più persone sugli spalti e sempre più amici che vengano a seguire sia la nazionale sia la nostra squadra di Monza, anche durante i nostri allenamenti” conclude Ravasi.

Articolo di Beatrice Massaro

 

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