Cadavere trovato in cantina a Cinisello, arrestato a Monza il secondo killer

12 novembre 2018 | 09:57
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Cadavere trovato in cantina a Cinisello, arrestato a Monza il secondo killer

L’uomo è accusato di concorso nell’omicidio di Antonio Deiana, scomparso da casa nel 2012 e i cui resti sono stati trovati in uno scantinato di Cinisello nel luglio del 2018

Era stato ucciso e seppellito in cantina. Ora, i suoi assassini sono entrambi stati arrestati. È finito in manette nei giorni scorsi, infatti, il secondo presunto killer di Antonio Deiana: si tratta di Nello Placido, 44enne nato a Milano, ma residente a Monza, accusato, insieme a Luca Sanfilippo di aver assassinato nel 2012 l’uomo e di averlo poi murato in uno scantinato a Cinisello Balsamo.

A dare esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Monza su richiesta della Procura della Repubblica, è stato il personale delle Squadre Mobili di Milano e Como e del Commissariato di Polizia di Stato “Greco Turro”.

I fatti risalgono a sei anni fa, a quando il 20 luglio del 2012 Antonio Deiana, a bordo della sua motocicletta Kawasaki, era uscito dalla sua abitazione di Villa Guardia (Como) sparendo nel nulla. A luglio di quest’anno, sei anni esatti dopo, nel corso delle indagini disposte dalla Procura della Repubblica di Monza, la Polizia di Stato aveva rinvenuto i resti dell’uomo seppelliti in un seminterrato a Cinisello Balsamo, in via della Pila 12.

Il locale era riconducibile a Luca Sanfilippo, residente nello stabile, il quale aveva confessato raccontando di aver ucciso Deiana a coltellate dopo un litigio scoppiato per motivi di droga. Sebbene Sanfilippo si fosse assunto la responsabilità esclusiva dell’omicidio, la sua versione non aveva convinto le forze dell’ordine, che avevano proseguito nelle indagini, convinte del coinvolgimento di almeno un’altra persona nel delitto.

Le successive investigazioni condotte anche con l’ausilio di intercettazioni telefoniche e ambientali, avevano consentito di rafforzare ulteriormente il già importante quadro probatorio a carico di Placido, ritenuto dal Gip presso il Tribunale di Monza sufficiente per l’emissione del provvedimento restrittivo richiesto dalla Procura ed eseguito venerdì 9 novembre.

I reati contestati all’indagato sono concorso in omicidio aggravato dalla premeditazione e soppressione di cadavere. Come disposto, Nello Placido è stato portato alla Casa Circondariale di Monza.