Monza, ciclabili da rimettere in pista. La questione approda in consiglio

Sporche, con un sistema di segnaletica poco chiaro, strutturate a “spezzatino”: le ciclabili di Monza non versano in buone condizioni.
Sporche, con un sistema di segnaletica poco chiaro, strutturate a “spezzatino”: le ciclabili di Monza non versano in buone condizioni. Come rimetterle in pista? Il sistema di mobilità dolce ha fatto “una volata” nel corso del consiglio comunale di ieri, 5 novembre, quando il consigliere del Pd Pietro Zonca ha chiesto chiarimenti alla Giunta sul tipo di provvedimenti che si intende adottare per migliorare la situazione.
“Le piste ciclabili si presentano a spezzoni, in particolare quelle che percorrono il canale Villoresi. Manca la manutenzione, spesso sono invase dalla sporcizia evidente. – ha spiegato Zonca – In via Adigrat, ad esempio, parte della ciclabile è transennata perché crollata”.
La giunta ha risposto all’interrogazione sotto molteplici aspetti.
“Nel 2018 è stata segnalata solo una criticità in via della Taccona, il 5 luglio scorso – ha commentato l’assessore all’Urbanistica, Martina Sassoli – In quella occasione abbiamo dato seguito immediatamente alla segnalazione risolvendo il problema. Le fasi della pulizia si divide in due periodi: in autunno avviene con cadenza quindicinale, negli altri mesi con cadenza settimanale. E’ stata poi predisposta l’installazione di nuovi cestini proprio sulla ciclabile del Villoresi”.
Zona monitorata e sequestro di droga – “Ovviamente non può esserci un vigile ogni 100 metri della ciclabile – ha aggiunto l’assessore alla Sicurezza, Federico Arena – è però una zona sotto controllo e nei giorni scorsi sono state rinvenute e sequestrate delle sostanze stupefacenti occultate”.
E per quanto riguarda la manutenzione? “Non esiste una voce specifica nel bilancio dedicata alla manutenzione delle piste ciclabili – ha sottolineato il vice sindaco, Simone Villa – Sono degli interventi che vengono inclusi nei grossi capitoli di manutenzione ordinaria e straordinaria della città. La particolarità di quelle che costeggiano il canale villoresi è la loro classificazione: questo perché non hanno un contesto normativo che le regola”.
L’Amministrazione precedente si era prodigata nel chiedere al Consorzio Ticino est Villoresi di prendersi in carico la manutenzione di tutti questi tratti. Una soluzione che fa titubare l’attuale Giunta. “Ci troveremmo in una situazione che non ha confini ben chiari. Per inserire i tratti in oggetto nel sistema della mobilità dolce dobbiamo avere l’ambizione che la rete che abbiamo creato risponda a dei requisiti minimi uguali per tutti, così come la loro sicurezza. E’ un tema molto complesso che passa anche attraverso la creazione di una segnaletica univoca per non creare una gerarchia pedone, auto, ciclista”.