Monza, Tav merci e sicurezza: Romeo (Lega) interroga Toninelli sulla galleria ferroviaria

23 novembre 2018 | 12:57
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Monza, Tav merci e sicurezza: Romeo (Lega) interroga Toninelli sulla galleria ferroviaria

Il senatore del Carroccio chiede conferme sulla tenuta del tunnel che passa sotto il centro storico. A regime, passeranno 200 – 250 convogli al giorno.

Il caso della galleria ferroviaria di Monza sbarca in Parlamento. Nei giorni scorsi MBNews ha portato alla ribalta il tema della Tav merci e della sicurezza del tunnel ferroviario che passa sotto il centro storico di Monza. I responsabili del comitato di via San Gottardo, da anni in prima linea per ottenere la messa in sicurezza della tratta in vista del via libera al passaggio dei nuovi treni merci, hanno nuovamente puntato i riflettori sulla questione sicurezza.

Il nodo della questione nasce dalla mancata realizzazione di una gronda esterna alla città e, di conseguenza, dalla necessità di far passare convogli lunghi anche centinaia di metri e magaricarichi di materiale pericoloso, nel mezzo di Monza. Di più: sotto il centro storico, attraverso una galleria dalla volta in mattoni realizzata a metà dell’Ottocento e lunga poco meno di mezzo chilometro. Giampietro Mosca, ex assessore comunale e responsabile del comitato, ha chiamato in causa la politica, a partire dal sindaco Dario Allevi su fino ai parlamentari del territorio. Massimiliano Romeo, senatore della Lega, ha presentato un’interrogazione al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti per chiedere maggiori dettagli e chiarimenti sulla questione del passaggio della Tav merci e del tunnel ferroviario monzese.

“Sulla predetta linea è previsto, a regime, il transito di 220-250 convogli al giorno nell’arco delle 24 ore, per la maggior parte composti da carrelli porta-container e porta-semirimorchi, lunghi fino a 800 metri, con un ingombro di 4 metri in altezza e un carico medio che supera le duemila tonnellate ciascuno – ha spiegato Romeo nell’interrogazione -. Per l’adeguamento della linea era inizialmente previsto il quadruplicamento dei binari tra Monza e Chiasso, poi sostituito, per mancanza di risorse, con il potenziamento di quelli esistenti e con la modifica degli armamenti di linea, delle stazioni e degli spazi necessari per i nuovi ingombri”.

Romeo mette dunque l’accento sul fatto che la galleria urbana “non rispetta i moderni requisiti di sicurezza ed inoltre termina con una curva stretta sulla trafficatissima stazione in cui, quotidianamente, centinaia di persone attendono il proprio treno” e quindi chiede al ministro “se non ritenga opportuno adoperarsi presso le opportune sedi, ed in particolare con Rfi, al fine di sottoporre la galleria a delle preventive e complete verifiche statiche e di sicurezza, realizzare barriere acustiche sufficientemente estese ed elevate sui due lati dei binari”. Oltre a stabilire dei limiti di velocità e a prendere in considerazione l’ipotesi di dirottare parte de treni su di un’altra tratta.