Rapporto Legambiente, la missione impossibile dell’assessore Sassoli

2 novembre 2018 | 11:09
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Rapporto Legambiente, la missione impossibile dell’assessore Sassoli

La giunta Allevi indica la strada per risollevare il capoluogo dalle ultime posizioni. Un obiettivo per nulla scontato.

Raccolta differenziataemiglioramento della qualità dell’aria. Sono queste le due azioni principali che l’amministrazione comunale guidata da Dario Allevi sta mettendo in campo per tentare di strappare Monza dal fondo della classificati Legambiente. L’ultimo rapporto sull’ecosistema urbano ha infatti piazzato il capoluogo brianzolo al 98esimo posto su 104, mentre prima era al 74esimo.

Un brutto colpo, che fa di Monza l’ultima città della Lombardia e di tutto il Nord Italia. Peggio di lei, per quanto riguarda la qualità dell’aria, la mobilità, il verde, trasporti pubblici e la dispersione idrica, ci sono solo Catania, Agrigento, Massa, Frosinone, Palermo e Siracusa.

“I dati forniti da Legambiente confermano che la sostenibilità è un obiettivo sfidante per la nostra città– spiega Martina Sassoli, assessore all’Ambiente del Comune -, un traguardo che riusciremo a raggiungere solo se continueremo a investire, come abbiamo già fatto nel recentissimo periodo, sul fronte della qualità ambientale, pubblico e privato insieme”.

La giunta punta molto sul nuovo appalto rifiuti, grazie al quale la città dovrebbe entrare in una nuove dimensione, sia per quanto riguarda la raccolta differenziata che per l’introduzione della tariffazione puntuale.

“Siamo consapevoli che per invertire il trend non esiste bacchetta magica che possa far eccellere la nostra città in breve tempo – ha aggiunto l’assessore -. Al contempo siamo convinti della necessità di mettere in campo un pacchetto di azioni multidisciplinari, in grado di incidere sui comportamenti quotidiani di tutti. Penso in primis alla raccolta differenziata, su cui lo sforzo congiunto, di amministrazione e cittadini, può davvero fare la differenza. Con il nuovo appalto rifiuti gli obiettivi di miglioramento sono concreti e già cadenzati nel tempo: mi auguro che Monza possa scalare presto la classifica su questo indicatore e raggiungere le città più performanti d’Italia”.

Per quanto riguarda la qualità dell’aria, va tenuta in conto la posizione geografica di Monza, collocata nel bel mezzo del crocevia viabilistico che collega l’asse Svizzera-Milano e Torino-Venezia, con tutto il carico di inquinamento che questo comporta. Insomma, Monza è una città messa male e di forte attraversamento viabilistico.

“Su questo è indispensabile lavorare congiuntamente con le istituzioni di livello superiore, come Regione Lombardia, cui chiediamo uno sforzo aggiuntivo per tutelare la nostra aria – ha affermato Sassoli –. Il Comune è disponibile a fare investimenti importanti sul tema, come già dimostrato sul fronte del risparmio energetico, mettendo in campo sconti rilevanti sugli oneri di urbanizzazione per le edificazioni in classi performanti. Ma ancora, grazie al costante confronto con le associazioni di categoria tra cui Anaci, stiamo studiando misure incentivanti per tutti i proprietari che decidano di investire sul proprio condominio per apportare un salto di classe energetico e dunque evitare la dispersione termica”.

Nel frattempo, l’amministrazione comunale sta facendo partire una campagna di controlli a tappeti sugli impianti termici: ce ne sono 1500 in calendario che saranno effettuati nelle case di Monza entro il prossimo luglio. In prospettiva, secondo l’amministrazione, chi potrà fare la differenza nei prossimi anni su tutti i fronti, non per ultimo anche su quello idrico, sono i bambini e i ragazzi.

“Sono loro i destinatari privilegiati dei nostri investimenti culturali – conclude l’assessore – Per questo sosteniamo in ogni modo i progetti di educazione ambientale, tema su cui la maggioranza delle scuole sta già lavorando con determinazione e grande sensibilità”.