Tragedia di Corinaldo, Arcore si stringe attorno al Comune gemello

Sei le persone che hanno perso la vita schiacciate dalla calca mentre tentavano di fuggire dal locale, dove si è generato il panico a causa probabilmente di una sostanza urticante spruzzata nell’aria
«Ieri una immane tragedia ha colpito il Comune di Corinaldo (AN) con il quale da anni siamo gemellati.Ho appena inviato un telegramma al Sindaco esprimendo tutto il nostro dolore e la nostra vicinanza a lui ed alle famiglie colpite così duramente».
Queste le parole del sindaco di Arcore, Rosalba Colombo, in riferimento alla tragedia che nella notte tra venerdì 7 e sabato 8 dicembre ha colpito il Comune marchigiano. Qui, durante un concerto del rapper Sfera Ebbasta all’interno della discoteca La Lanterna Azzurra, sei persone hanno perso la vita schiacciate dalla calca mentre tentavano di fuggire dal locale, dove si è generato il panico probabilmente a causa di una sostanza urticante spruzzata nell’aria.
Le forze dell’ordine stanno cercando di far luce sulla vicenda, per comprendere chi ha spruzzato la sostanza e le ragioni per cui, a fronte di una capienza di 870 posti, siano stati venduti ben 1400 biglietti.
Oltre alle vittime, tutte di età compresa tra i 14 e i 16 anni, tranne una mamma di 39 anni che aveva accompagnato la figlia, si contano decine di feriti (almeno una sessantina) tutti con traumi e lesioni da schiacciamento, di cui otto in pericolo di vita.
«Come madre, come donna come Sindaco – ha concluso Colombo – Mai si dovrebbe assistere a queste tragedie. A tutti loro un pensiero».
Il Comune di Arcore è gemellato con Corinaldo perché la cittadina anconetana è il luogo in cui ha perso la vita nel 1944 Alfonso Casati, militare arcorese che aveva lottato con la resistenza contro l’occupazione nazista.