Il Comune agli studenti del Frisi: “Presto nuove stazioni di bike sharing, no a meno parcheggi”

5 dicembre 2018 | 08:05
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Il Comune agli studenti del Frisi: “Presto nuove stazioni di bike sharing, no a meno parcheggi”

L’assessore Arena annuncia l’arrivo in città di 7 nuovi punti di prelievo delle due ruote. Che non corrispondono del tutto a quelli previsti in un progetto dai liceali. Ok all’integrazione di piste ciclabili.

Siamo quasi in inverno. Ma il sole che fa capolino in questi giorni, in un cielo non privo di nuvole, convince ancora molti a prendere la bicicletta. E, allora, probabilmente farà piacere sapere a tutti quelli che vogliono o devono salire sulle due ruote, nonostante le temperature inizino a farsi rigide, che a Monza arriveranno presto 7 nuove stazioni di bike sharing. Che, entro la fine di quest’anno o al massimo Gennaio 2019, si aggiungeranno alle altrettante già presenti in città da due anni e mezzo (qui le info).

“Nelle prossime settimane arriveranno nuove stazioni in punti privilegiati della città e vicino alle scuole perché abbiamo intenzione di rendere il servizio di bike sharing quanto più capillare possibile, altrimenti non ha senso di esistere – annuncia Federico Arena, assessore comunale alla Sicurezza, Mobilità, Viabilità e Polizia locale – saranno posizionate, ad esempio, vicino al Centro civico San Fruttuoso, la Chiesa di San Rocco, a San Biagio, ma anche vicino al Polo istituzionale, all’Istituto Mapelli e al Liceo Porta”.

Possono essere solo parzialmente contenti gli studenti Liceo Scientifico “Paolo Frisi”, che, nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro, lo scorso maggio hanno presentato il progetto “Mbc-Monza the bike city” (leggi l’articolo).

La proposta, seguita dall’azienda H3 srl e dallo studio Stefano Boeri Architetti e rilanciata proprio in questi giorni, prevede, tra le altre cose, mezzi di bike sharing riservati agli studenti, il riadattamento delle tariffe con agevolazioni e una stazione di bike sharing in via Pellettier, cioè nei pressi del polo scolastico Frisi, Hesemberger e Mosè Bianchi. Una zona, secondo gli studenti dell’attuale 5A dello storico Liceo monzese, che dovrebbe essere interessata, come altre nel capoluogo della Brianza, anche da piste ciclabili più integrate e dalla riorganizzazione dei parcheggi delle auto. Fronti sui quali l’amministrazione di Piazza Trento e Trieste, guidata dal sindaco Dario Allevi, mostra priorità di intervento non coincidenti con le idee degli studenti.

Nonostante le differenze di opinione, la recentissima notizia dei 75mila assegnati da Regione Lombardia a Monza per progetti di sviluppo e messa in sicurezza delle piste ciclabili potrebbe mettere il buon umore un po’ tutti. “Questi soldi, che dovrebbero essere disponibili dall’anno prossimo, ci permetteranno di congiungere tronconi di piste ciclabili, in modo da collegare, in pratica, Bettola alla Villa Reale – assicura Arena – potremo, infatti, intervenire in via Borgazzi, ma anche in via Aquileia, via Campania e via Montesanto”. Dovrebbe essere riavviato, coinvolgendo viale delle Industrie, anche l’iter della cosiddetta pista ciclabile “Brumosa” fra Monza e Brugherio, che ha subito qualche stop di troppo (vedi l’approfondimento).

Se sulle piste ciclabili l’orientamento del Comune soddisfa, comunque, la richiesta degli allievi del Frisi di aumentare i 30 chilometri riservati alle due ruote attualmente presenti a Monza, c’è una totale discordanza sui parcheggi per le auto. Che, secondo gli studenti del Liceo scientifico, sono troppi in città. E, soprattutto nei pressi del polo scolastico Frisi, Hesemberger e Mosè Bianchi, potrebbero essere in parte sacrificati per far posto alla pista ciclabile. Di parere completamente diverso Piazza Trento e Trieste.

“E’ un’ipotesi che non mi vede d’accordo – afferma l’assessore comunale alla Sicurezza, Mobilità, Viabilità e Polizia locale – non è questo il momento di tagliare i parcheggi, non credo agli incentivi attraverso disincentivi. Semmai un domani, quando la metropolitana arriverà a Monza, si potrà pensare ad una scelta di questo tipo”.

In  attesa di capire se a Monza il bike sharing possa assumere i connotati del free floating, cioè la possibilità, grazie ad un app sul telefonino di prelevare il mezzo a due ruote, usarlo e lasciarlo dove si vuole in città (leggi l’articolo), Arena si mostra deciso anche sulla polemica di questi giorni, condotta dall’associazione Monza in Bici, contro le barriere alternate installate lungo la pista ciclabile di via Regina Margherita (vedi qui).

“Non capisco come si possa essere contrari ad un provvedimento che punta a salvaguardare la sicurezza di chi va in bici dove ci sono possibili e pericolosi incroci con auto – spiega Arena – per fortuna anche i commenti su Facebook ci dicono che gli utenti sono d’accordo. Interverremo con altri provvedimenti simili qualora ce ne fosse la necessità”.