Monza, la Provincia ci riprova con la tangenzialina dell’ospedale

Dopo avere bandito la gara d’appalto, l’ente di via Grigna sta affidando i lavori per il completamento della Sp6. Valore dell’appalto: 2,7 milioni di euro
Ripartono i lavori per il completamento della “tangenzialina dell’ospedale”. Dopo una lunga serie di vicissitudini, la Provincia di Monza ha deciso di provare a ultimare l’intervento per la realizzazione della Sp6, la strada progettata per alleggerire il traffico sulla Monza – Carate e per assicurare un collegamento diretto e veloce alla Valassina. Dopo avere bandito la gara, infatti, gli uffici di via Grigna hanno aperto le buste e nel giro di pochi giorni procederanno all’assegnazione dell’intervento. La fase è delicata. All’appello mancano una manciata di metri per completare un tunnel di 300 metri e alcune opere complementari. Il valore dell’appalto è di 2,7 milioni di euro, mentre l’obiettivo è di inaugurare l’opera entro la fine del prossimo anno.
La progettazione della “tangenzialina”, ribattezzata dai residenti della zona la Salerno – Reggio Calabria della Brianza, risale addirittura alla metà degli anni Novanta, quando la Provincia di Monza non esisteva e la viabilità brianzola era gestita dalla Provincia di Milano. Il progetto prevede di realizzare una strada di 498 metri di cui 356 in galleria artificiale e 142 a raso per il passaggio di 20 mila auto al giorno.
Tuttavia, intoppi burocratici, scelte politiche, mancanza di fondi e persino discariche abusive sotterranee ne hanno rallentato la marcia. In sostanza, il cantiere mostrò fin da subito di non essere nato sotto una buona stella. Quando iniziarono le operazioni di scavo della galleria venne infatti alla luce una discarica abusiva. Chili e chili di rifiuti inerti e detriti vari seppelliti sotto pochi metri di terra che, di fatto, finirono per bloccare le operazioni e lasciare l’intervento a metà: venne comunque realizzato un breve tratto di strada alle spalle dell’ospedale utile però solo alla viabilità locale.
L’iter per far ripartire il cantiere è stato poi riattivato dalla precedente amministrazione provinciale nel 2014, proprio pochi mesi prima che scadesse il mandato. Ma anche a distanza di anni, il cantiere ha dimostrato di non essere molto fortunato. Infatti, il fallimento della ditta prima aggiudicataria aveva costretto la Provincia a correre ai ripari e a rivolgersi alla seconda classificata. L’ultimo stop ai lavori risale a un anno e mezzo fa, quando la ditta cui era stato affidato il lavoro aveva annunciato di avere raggiunto l’80% dei lavori e l’apertura nel 2018. Tuttavia, a distanza di poche settimane, le ruspe si sono di nuovo fermate a causa delle difficoltà finanziare della ditta.