Pedemontana, in Lombardia è scontro Lega – M5S. “Proposte alternative? Un flop a 5 stelle”

Il consigliere leghista bolla come un fallimento l’audizione di Infrastrutture Lombarde. Il M5S: le sue sono motivazioni politiche, la riqualificazione è fattibile anche senza Pedemontana.
Lega e Cinque Stelle tornano a scontrarsi su Pedemontana. Anche se le due forze politiche sono alleate al governo, infatti, a livello regionale e locale le rispettive differenze appaiono più difficilmente conciliabili. Tanto che i due partiti non sembrano neppure in grado di capirsi: lo ha dimostrato, ancora una volta, l’audizione di Infrastrutture Lombarde tenutasi nella mattinata del 13 dicembre in Regione per presentare un articolato studio di fattibilità sulla riqualificazione e l’ampliamento della Milano-Meda, che il M5S aveva anticipato al pubblico tramite una serie di incontri sul territorio tenutisi a fine novembre.
L’incontro è stato bollato come «un vero e proprio flop a cinque stelle» dal leghista Andrea Monti, vice presidente della Commissione Territorio e Infrastrutture. In realtà secondo il consigliere M5S Massimo De Rosa l’affermazione del collega non avrebbe senso, e risponderebbe solo alla volontà di far emergere una certa visione politica a discapito della realtà. «Monti dice così perché è mosso da ragioni puramente politiche: a noi, invece, interessa solo aiutare le persone a muoversi più facilmente – ha dichiarato -. E sappiamo che le proposte di Infrastrutture Lombarde dovrebbero risolvere, almeno in parte, il problema del traffico dei pendolari. Si tratta di un intervento che può essere realizzato in soli 5anni, e che faciliterà l’accesso alla Rho-Monza e alla A4, mentre il prolungamento della metropolitana fino a Paderno agevolerà il collegamento con Milano».
Monti aveva evidenziato come il progetto presentato fosse in origine legato alla realizzazione di Pedemontana: ma, secondo i Cinque Stelle, l’uno non dipende dall’altro. Anzi: secondo De Rosa, se il progetto è sostenibile finanziariamente con Pedemontana, dovrebbe esserlo, a maggior ragione, anche senza l’autostrada. «L’audizione ha posto una pietra tombale sulle bizzarrie del M5S, dato che è stato chiarito una volta per tutte come lo studio in questione sull’ampliamento della Milano-Meda sia stato elaborato basandosi sull’effettiva presenza di una Pedemontana completamente realizzata – ha invece affermato Monti -. Ne consegue come non esista alcuno studio su alternative percorribili e quindi non ci siano possibilità di interscambio fra le due opere, come del resto avevamo già evidenziato a più riprese nel passato. Lo studio illustrato oggi da Infrastrutture Lombarde si basa su Pedemontana, di conseguenza l’opera va realizzata. Il mio auspicio è che sia davvero terminata la stagione delle chiacchiere, questo perché la Brianza vuole correre veloce verso i fatti. Non possiamo permetterci di avere chi consapevolmente tenta di mettere ostacoli sulla strada di Pedemontana».
«Monti travisa i fatti come al solito – ribatte il consigliere regionale Marco Fumagalli (M5S) -. La realizzazione di Pedemontana è una chimera, mentre la riqualificazione della Milano-Meda è immediata e concreta, e risolve i problemi dei cittadini a costi contenuti e in poco tempo». L’opera di riqualificazione, che risulta inserita all’interno della programmazione regionale dal 2019, si porrebbe infatti all’interno di un più ampio piano di intervento sulla mobilità stradale a nord di Milano. «La riqualificazione del tratto da Bovisio a Cormano ad opera di Infrastrutture Lombarde si pone in continuità con la riqualificazione anche del tratto da Lentate sul Seveso a Bovisio – continua il consigliere M5S -, di competenza di Pedemontana, che dovrebbe mettere in sicurezza anche i quattro ponti di cui molto si è discusso per la relativa stabilità. È un’opera dal costo contenuto, si parla di 150 milioni di euro, che in tempi brevi potrebbe essere di sollievo per le tante persone che quotidianamente sono in coda sulla Milano Meda – conclude -. Auspichiamo che la maggioranza regionale voglia speditamente cercare di aprire questo cantiere che appare molto meno complesso da realizzare di Pedemontana».
E se Lega e M5S litigano, il Pd resta ai margini della discussione. Il consigliere Gigi Ponti (Pd), che ha chiesto l’audizione, si è infatti mostrato interessato al progetto, ma anche cauto sulle sue possibilità di realizzazione. «Un incontro sicuramente interessante, che merita ulteriori indagini perché parte dal presupposto dell’inevitabile necessità di una riqualificazione della strada nel tratto tra Bovisio Masciago e Cormano – ha commentato -. Lo studio che ci è stato presentato mostra inoltre alcune alternative e fa riferimento a questioni ambientali che sono centrali nella discussione. Tuttavia, il problema serio è che il progetto non è finanziato. Secondo aspetto, per quanto ci riguarda, consideriamo che Pedemontana sarà terminata, e anche lo scenario futuro di queste due arterie va valutato in questa direzione. L’una senza l’altra non ha senso: il rischio è solo quello di indirizzare maggior traffico su un’unica arteria. Quindi, per noi vanno sviluppate con una logica integrata. È arrivato il momento di avere un quadro molto chiaro rispetto agli spostamenti sul territorio, sommando le esigenze del trasporto pubblico con quello privato che si riversa sulle strade. Dobbiamo fare subito un ragionamento e soprattutto sono urgenti i finanziamenti. Altrimenti, parliamo del nulla».