“Quelli del sì”: anche Apa Confartigianato a Milano per lo sviluppo del Paese

Gli artigiani chiedono infrastrutture, reti, connessioni e investimenti per continuare a stare al passo dell’Europa.
Gli artigiani non sono avvezzi a scendere in piazza, sono abituati a lavorare, con costanza e con il sorriso, tenendo la testa alta anche durante periodi difficili. Ma giovedì 13 dicembre faranno sentire la propria voce con una manifestazione a Milano che richiamerà piccoli imprenditore da tutto il Paese.
La manifestazione è organizzata da Confartigianato. Obiettivo mandare un messaggio chiaro e positivo al Governo: siamo “Quelli del sì”, quelli che vogliono mandare avanti l’Italia in Europa e nel mondo, quelli che, dopo gli immani sforzi per uscire dalla crisi, vogliono continuare a creare, a lavorare e a dare lavoro.
Monza e la Brianza farà la sua parte
“Giovedì partiremo compatti dalle sedi provinciali, da Monza abbiamo anche organizzato dei pullman per muoverci insieme. Ma arriveranno imprenditori da tutta Italia – spiega Giovanni Barzaghi presidente di Apa Confartigianato Imprese Milano, Monza e Brianza -. Andremo ad affermare ancora una volta che ci servono infrastrutture, reti, connessioni e investimenti per continuare a stare al passo dell’Europa.
C’è bisogno di efficaci collegamenti nazionali e internazionali per far viaggiare le persone e le merci. Non è necessario andar lontano, sul nostro territorio stiamo aspettando da anni la metropolitana che colleghi Monza a Milano.
Ma c’è urgenza anche di adeguate connessioni per il trasferimento dei dati; di un mercato del lavoro che incroci esigenze salariali di valorizzazione delle capacità e del merito con la necessità competitiva delle imprese; dell’alleggerimento della burocrazia, come ripetiamo da anni.
Su queste esigenze l’artigianato italiano non può accettare che vengano calati vincoli, se vanno in direzione contraria allo sviluppo.
Per questo – ribadisco – saremo a Milano, tutti insieme per sollecitare il Governo a mettere in atto politiche vere a favore delle imprese, ad ascoltare sul serio la nostra voce, a dare nei fatti al Paese le opportunità di cui ha bisogno per progredire e svilupparsi ed evitare stagnazione e recessione.